“Le nostre critiche e perplessità sono state purtroppo certificate da un ente indipendente che mette nero su bianco, e con dati oggettivi, il fallimento di Saitta e Chiamparino nella gestione della sanità piemontese” così il presidente del gruppo regionale del Movimento nazionale per la sovranità, Gian Luca Vignale ha commentato i dati relativi allo studio dell’Istituto Demoskopikasull’IPS, l’Indice di Performance Sanitaria, realizzato per il terzo anno consecutivo.
“Il Piemonte – spiega – che grazie alla precedente amministrazione era la prima regione in Italia per perfomance dei sistemi sanitari regionale è crollata al decimo posto, diventando l’ultima del Nord Italia. E’ l’ovvio e disastroso risultato di una politica sorda e cieca attuata in questi ultimi anni da chi ha puntato sui numeri senza prevedere un piano di azione o un confronto con il territorio”.
Dallo studio emerge che solo 4 cittadini su 10 sono soddisfatti del servizio sanitario piemontese e che nel 2017 si sono registrati 39.626 ricoveri di pazienti provenienti da altre regioni, mentre sono stati 48.078 i ricoveri di piemontesi fuori dal Piemonte.
“Questo significa che a conti fatti – continua Vignale – la politica dei tagli non è servita neppure a far risparmiare l’ente. L’insoddisfazione dei piemontesi infatti non solo ha generato una spropositata, quanto costosa, mobilità passiva ma ha anche generato un ricorso spropositato ai tribunali che è costato alla Regione, solo per le sentenze sfavorevoli, di oltre 2 milioni di euro”. “A tutto questo si aggiunge – aggiunge – che oltre 160 milia famiglie piemontesi non si curano perché i servizi sono troppo cari. Il più grande taglio alle politiche sociali di Chiamparino è impedire a centinaia di migliaia di famiglie il diritto alla cura”.
“È arrivato il momento – conclude Vignale- di dare una svolta al Piemonte e di garantire ai piemontesi una sanità efficiente, ben organizzata e in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini”.