Venerdì mattina i rappresentanti regionali del Movimento Nazionale Gian Luca Vignale, consigliere regionale e presidente del Gruppo consiliare e Marco Botta, commissario regionale, hanno visitato l’ospedale di Novi Ligure per conoscere da vicino i servizi e il lavoro svolto nel presidio ospedaliero.
“Nell’ospedale di Novi sono presenti i reparti e i servizi indispensabili per poter erogare buone prestazioni sanitarie non avendo subito i tagli della delibera 1-600 di Saitta e Chiamparino: questo sta a dimostrare come sia possibile garantire un buon servizio alla gente di Novi e del territorio circostante” dichiara il consigliere Vignale.
“Dopo aver visitato gli altri presidi ospedalieri nella provincia di Alessandria -continua Botta– dobbiamo constatare come l’ospedale di Novi non rappresenti la normalità, bensì un’eccezione. Negli altri nosocomi della provincia sono stati tagliati reparti, posti letto e conseguentemente servizi per la popolazione”.
“Ridare alla provincia di Alessandria -affermano Botta e Vignale– una sanità in grado di rispondere alle esigenze di salute dei cittadini superando i tagli di Saitta e Chiamparino, non è solo un dovere della Regione Piemonte per garantire il diritto alla salute, ma è possibile senza ulteriori costi per la sanità piemontese”.
“Investire nei presidi dove i tagli sono stati significativi, garantirebbe un numero minore di cittadini alessandrini che si fanno curare in Liguria o Lombardia e al tempo stesso potrebbe attrarre cittadini da altre regioni nei presidi locali” ritengono Botta e Vignale.
“Considerato che ogni anno il bilancio della sanità spende oltre 30 milioni di euro per pagare ad altre regioni prestazioni ottenute dai cittadini della provincia di Alessandria, sarebbe sufficiente riportare nei presidi alessandrini i servizi tagliati per trasformare la spesa della mobilità passiva in maggiori prestazioni sanitarie”, concludono gli esponenti del MNS.