L’appuntamento è per giovedì 8 marzo alle 15, nella sala convegni “A. Marchegiani” della Camera del lavoro di Alessandria, via Cavour 27. Il titolo dell’iniziativa “Chi non lotta ha già perso” è anche il titolo del libro che verrà presentato nell’occasione.
Una presentazione inconsueta e nuova, consistente soprattutto nella drammatizzazione e interpretazione che ne proporrà l’attrice-regista Laura Bombonato.
«Si tratta di una raccolta di storie di vita, lavoro e impegno di dodici donne della nostra provincia – dice Paola Giordano, coordinatrice del gruppo di lavoro che ha raccolto le interviste. – Oggi sono pensionate, ma erano giovani e combattive negli anni cruciali che hanno portato alla conquista di diritti fondamentali per le lavoratrici e per tutte le donne».
«L’idea di partenza – sottolinea Enrica Beltrami, responsabile provinciale del Coordinamento Donne – era quella di conservare e allo stesso tempo riscoprire il significato e il valore di quelle esperienze di vita, per rifletterci su e ricercare insieme, da un lato come difendere le conquiste ottenute con tanto sacrificio dai rischi di arretramento e dall’altro come incitare le nuove generazioni a proseguire sulla strada dei diritti».
«Proprio per questo – aggiunge Giancarla Guerci, segretaria d’organizzazione dello Spi Cgil provinciale – intendiamo far seguire a questo momento di festa, altre occasioni di incontro con le ragazze e i giovani d’oggi, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, per costruire una sorta di ponte che dalla sponda del passato ci porti a quella di un futuro di progresso».
Alla presentazione interverranno anche Maria Iennaco, responsabile per le politiche di genere della Camera del lavoro, e Vanna Lorenzoni, responsabile del Coordinamento Donne Spi Cgil Piemonte.
La realizzazione del denso volume (180 pagine) è stata possibile grazie all’impegno dello Spi Cgil alessandrino, della Camera del lavoro e dello Spi Cgil Piemonte. «Non siamo una casa editrice – ironizza il segretario provinciale Spi Cgil Marino Boido – ma sui temi della memoria e dei diritti non ci tiriamo mai indietro».
Al termine omaggio di dolcetti e libro alle intervenute e agli intervenuti.