Al Sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica
A tutte e tutti gli Assessori del Comune di Alessandria
A tutte e tutti i consiglieri comunali di Alessandria
E’ trascorso poco più di un anno da quando Non Una di Meno ha iniziato il suo percorso ad Alessandria. Da circa otto mesi, invece, Lei è il Primo Cittadino di questa città.
I nostri progetti, oggi, ci portano ad incrociare la Sua strada, come amministratore e politico.
Siamo donne e uomini, cittadine e cittadini. Apparteniamo a collettivi e associazioni.
Siamo studentesse, lavoratrici, disoccupate, operatrici dei centri anti violenza. Tra noi c’è chi si occupa di educazione, di salute, di comunicazione e cultura, di diritti delle donne, degli uomini e delle soggettività lgbt.
Ci unisce non solo il desiderio, ma soprattutto la necessità di lottare per una società libera dalla violenza di genere.
Ed è proprio su questo terreno, Sindaco, che il nostro percorso e il Suo si incontrano.
Siamo convinte, infatti, che, come uomo e Primo Cittadino, Lei non possa che condividere con noi questa aspirazione.
Come sa, sul nostro territorio è attivo il Centro Anti Violenza Me.dea Onlus che, nel 2017, ha accolto 146 nuovi casi di donne in situazioni di violenza. Un numero destinato a lievitare se si considerano le tante donne che, spesso, non chiedono aiuto per paura di essere giudicate o perchè vittime di un ricatto economico.
Noi pensiamo che nessuna donna debba più sentirsi sola, intimorita e umiliata. Crediamo che per arginare il fenomeno drammatico della violenza sia necessario soprattutto un cambiamento culturale che vada a smascherare e scardinare le tante sfaccettature della violenza di genere in ogni ambito delle nostre vite.
Abbiamo già iniziato a camminare in quella direzione, creando reti con le associazioni e i servizi del territorio, promuovendo interventi educativi nelle scuole, sensibilizzando la popolazione e diffondendo cultura. Perchè sappiamo che alla violenza di genere non ci sono soluzioni amministrative e che la costruzione di un’alternativa a questo stato di cose non può essere delegata ad altri. Dobbiamo e vogliamo esserne protagoniste.
Ciò che chiediamo a Lei, in quanto più alto rappresentante dell’Istituzione cittadina, è di voler riconoscere il valore e la rilevanza sociale dell’obiettivo che le cittadine e i cittadini di Alessandria si sono prefissati, concedendo l’uso di uno spazio pubblico, funzionale alla realizzazione dei nostri progetti.
Vogliamo creare una Casa delle Donne che contenga spazi di confronto e ascolto, servizi di informazione e orientamento per le vittime della violenza di genere. Vogliamo aprire un luogo di produzione di pensiero, cultura ed educazione alle differenze.
Ciò che Le chiediamo è di scegliere che un edificio pubblico possa diventare centro propulsore del cambiamento che tutte e tutti, donne, uomini, associazioni e Istituzioni.
Auspichiamo quindi che Lei ci riceva affinché sia possibile confrontarci, discutere e definire il luogo adatto ad ospitare una Casa delle Donne ad Alessandria.
Non Una di Meno Alessandria