Rischio idraulico: e Alessandria?

Tani 'l parla, ma i lisandrén i fòn, cmé u solit, urigi da mercònt e i voru nénta dèi da mént! [Lissòndria tra Tani e Burmia] CorriereAlEgregio Direttore,

 

leggendo la notizia proveniente da Tortona, non posso fare a meno di fare dei confronti con Alessandria, un comune che come è posizionato fra due fiumi ad alta pericolosità dovrebbe comportarsi meglio ancora.

Leggo:
“Proseguono a Tortona le opere di mitigazione del rischio idraulico, avviate a seguito degli eventi alluvionali dell’autunno 2014.
In questi anni l’Amministrazione Comunale ha già portato a termine una serie di interventi per la raccolta delle acque del reticolo superficiale della zona Nord della città, confluente dalla collina nella roggia Cadè, rimuovendo buona parte delle ostruzioni nell’alveo della roggia dovute alla presenza di manufatti idraulici inadeguati.”

Invece ad Alessandria si continuano a fare solo chiacchiere e si fa finta di nulla, lasciando che i privati, specie gli agricoltori, facciano del territorio ogni abuso. Deviano le rogge, interrano i canali ed i fossi, annullano le strade poderali, chiudono i passaggi delle acque piovane e pretendono che l’acqua che prima trovava sfogo nei canali che i loro progenitori dei secoli precedenti hanno scavato con il badile e il piccone, vada tutta a finire nelle condutture di fognature che portano sezioni del tutto insufficienti.

Tutto questo per pochi quintali in più di mais e di grano che ogni anno che passa vale sempre di meno come prezzo di mercato e non ripaga sicuramente i danni arrecati al territorio. La cosa più grave è che anche le istituzioni pubbliche, come la Provincia o il Comune quando fanno dei lavori non si preoccupano minimamente di conservare fossi e cunicoli di un tempo, ma fanno scempio di quel poco che resta.

A Castelceriolo sono sparite alcune rogge e oltre una decina di cunicoli importanti che prima passavano da una parte all’altra dell’Autostrada sono del tutto ostruiti e annullati. Anche la strada provinciale che porta alla zona industriale ha tagliato tutta una serie di fossi che prima andavano nella direzione della roggia Sambuy senza alcun riguardo delle conseguenze. Poi quando succedono gli allagamenti delle cantine del paese i politici ed i tecnici del Comune vengono a vedere e promettono di intervenire, ma in cuor loro sanno già che raccontano solo balle. Neanche si vergognano più.

 

Luigi Timo – Castelceriolo