Con “Harmony” cresce il progetto di filiera cerealicolo e il patto del grano buono.
In collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Banco BPM e CadirLab: in Coldiretti la parte teorica, al pomeriggio la visita al molino “Nova”.
Nello scorso mese di luglio sono state raccolte 3.600 tonnellate di grano “Harmony” per 36 aziende conferitrici, a fine 2017 le imprese aderenti al progetto sono diventate 49 e l’obiettivo sono le 6.000 tonnellate.
Numeri importanti che arrivano dal progetto di filiera cerealicolo che vede protagonista Coldiretti Alessandria assieme a CadirLab, Molino Nova, Consorzio Agrario e Saiwa-Mondelez.
L’occasione per divulgare lo stato dell’arte e le prospettive future di questa importante collaborazione per il territorio provinciale, ma non solo, è stata data dall’incontro formativo organizzato con l’Istituto di Agraria “Luparia” di San Martino di Rosignano.
Una giornata pensata per offrire opportunità di crescita alle nuove generazioni e che ha trovato in CadirLab, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e nel Banco BPM dei partner motivati e pronti a supportare progettualità innovative e di crescita per il territorio.
Formazione in aula e visita didattica al Molino “Nova” di Felizzano: due momenti che hanno permesso di approfondire l’importanza dei progetti di filiera e di poter conoscere, grazie alle relazioni dei responsabili del settore agricoltura del Banco BPM, le opportunità che il mondo bancario riserva ai giovani imprenditori per poi poter toccare con mano, in molino, come la capacità di investimenti e strategie di sviluppo consentano un indiscusso mantenimento del livello qualitativo dei prodotti e la creazione di valore e prospettive per il futuro.
L’incontro è stato un seguito di quanto organizzato nei mesi scorsi per far conoscere la filiera corilicola e i risultati concretizzati con l’industria dolciaria Novi-Elah-Dufour perché “coinvolgere i giovani pensiamo sia il modo migliore per divulgare e far crescere le opportunità legate ai progetti di filiera e continuare un percorso che sta dando risultati sorprendenti con una provincia di Alessandria tra le protagoniste della “svolta green” nelle scuole italiane dove gli istituti agrari, con un aumento record del 12 per cento, sono stati quelli che hanno fatto segnare il maggior incremento di iscritti e tendenze positive per tutti gli indirizzi legati ad ambiente, alimentazione e turismo. – ha affermato il presidente provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino – Testimonianza di come sia in atto una vera rivoluzione culturale secondo la quale il 54 per cento dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale”.
E’ un modo decisamente concreto di presentare quanto Coldiretti sta facendo per portare redditività alle aziende e dare nuove opportunità. Un accordo di programma per finalizzare il sostegno allo sviluppo della cerealicoltura provinciale, per un nuovo impulso per l’economia legata al territorio, che deve essere sempre più mirata allo valorizzazione delle produzioni locali.
“Harmony, il patto del grano buono”, si basa su quattro pilastri fondamentali: collaborazione, agricoltura sostenibile, biodiversità e tracciabilità. Sono queste le basi sulle quali poggia il progetto di filiera europeo, sostenuto anche in Italia dalla Coldiretti Alessandria con gli altri partner, come sottolineato da Matteo Bosso Amministratore Delegato di CadirLab e da Paolo Rendina che per CadirLab-Sata ne cura la progettualità a livello tecnico.
La grande novità indicata con la “rigenerazione” dell’agricoltura italiana, si è imposta principalmente attraverso la crescita di una cultura “imprenditoriale” che trova proprio nel molino Nova una realtà di primo piano nazionale dove ogni giorno vengono lavorate oltre 400 tonnellate di grano: “Quando Mondelez ci ha chiesto di attivare questa filiera nel nostro areale, non solo abbiamo accettato ma ci siamo fatti promotori sul territorio di questo progetto nato in Francia. – hanno ribadito dal molino Nova – Ci è sembrata un’opportunità interessante poiché condividiamo le linee dell’iniziativa, indirizzata verso una produzione sostenibile e italiana, erogando un premio rispetto ai prezzi di mercato e offrendo la certezza della collocazione del prodotto”.
Un grande obiettivo raggiunto e grande opportunità per la cerealicoltura della provincia: sono questi gli aspetti rilevanti dell’accordo che trova nel Consorzio Agrario la risposta ad un concetto di sviluppo integrato del territorio e delle sue risorse che mettono al centro la persona, prima ancora dell’azienda. I contratti di filiera diventano così la carta vincente per una gestione diretta del prodotto dopo il raccolto, per sottrarlo alle speculazioni che si sono spostate dai mercati finanziari a quello dei prodotti agricoli con ripercussioni sui prezzi e sulla programmazione dell’offerta.
“E’ un onore e un piacere poter collaborare con gli Istituti Agrari – ha aggiunto il direttore Coldiretti Alessandria Leandro Grazioli – e avere con noi partner importanti in questa esperienza come la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria o il Banco BPM, assieme al supporto di CadirLab, è motivo di orgoglio: l’idea di organizzare momenti didattico-formativi è scaturita dal fatto che i giovani hanno capito che il territorio per crescere si deve puntare su quegli asset di distintività nazionale che garantiscano un valore aggiunto nella competizione globale come territorio, turismo, cultura, arte, cibo e cucina”.
“Harmony” rappresenta dunque un grande obiettivo raggiunto e una grande opportunità per la cerealicoltura della provincia dove l’impegno politico ed organizzativo di questa strategia si va definendo nella forma di una rinnovata “rappresentanza di interessi” che rende possibile alle imprese nuove opportunità reddituali, concrete e misurabili.