Come ampiamente previsto avvicinandosi la data del 10 marzo in tutta Italia e anche nella nostra regione iniziano i provvedimenti di espulsione da nidi e scuole materne per i minori non vaccinati.
Aldilà di ogni valutazione sulla legge Lorenzin (unica in Europa a prevedere l’obbligo vaccinale per 10 differenti patologie) ci domandiamo se sia necessario prevedere un provvedimento così punitivo come l’espulsione da nidi e scuole materne.
Dal 10 marzo alla conclusione dell’anno scolastico mancano solo tre mesi. Non appare esorbitante consentire che anche solo un alunno frequentante il ciclo dell’istruzione o all’interno di un nido venga privato di tale servizio o che i genitori siano costretti a pagare una sanzione? Sarebbe molto più sensato consentire a tutti di concludere serenamente l’anno scolastico senza creare timori non giustificati nelle famiglie piemontesi.
Uno Stato dovrebbe sempre garantire un equilibrio fra la libertà individuale e la tutela collettiva. Ma soprattutto le istituzioni pubbliche dovrebbero essere omogenee nei loro comportamenti.
Come comprendere uno Stato che è punitivo verso il diritto all’istruzione e permissivo verso la violazione di moltissime leggi?
Gian Luca Vignale
consigliere regionale Movimento Nazionale