Cgil e Flai Piemonte da tempo promuovono iniziative e propongono soluzioni di intervento sulle condizioni di vita e di lavoro dei migranti, a partire proprio da quelle migliaia di braccianti che tutti gli anni arrivano in Piemonte per la stagione della raccolta, per lavorare soprattutto nei settori della produzione ortofrutticola e vitinicola.
Si tratta di cercare di “coltivare il buon lavoro”, come recita il titolo del convegno che si terrà ad Alessandria, giovedì 8 febbraio, presso la Camera del Lavoro, in via Cavour 27, a partire dalle ore 9.30.
Per Cgil e Flai coltivare il buon lavoro significa fare un deciso salto nell’accoglienza dei braccianti stranieri, attraverso una serie di interventi e proposte che verranno illustrate nella giornata di giovedì.
Tra queste: la chiusura del campo del Foro Boario di Saluzzo, l’attivazione di un sistema di accoglienza in tutta la regione, con un intervento di forte sostegno normativo e finanziario della Regione Piemonte; la realizzazione di una lista pubblica di collocamento, un sistema trasparente che sottragga i lavoratori al ricatto del caporalato e del lavoro nero e garantisca la concorrenza leale tra le aziende agricole piemontesi; un certificato etico che garantisca l’autenticità e la qualità del prodotto ed insieme la legalità e la qualità del lavoro utilizzato, garantendo anche per questa via la leale concorrenza tra le aziende agricole.
Ne discuteranno: FRANCO ARMOSINO, Segretario Generale Cgil Alessandria; MOHAMMED EL BAKKALI, Responsabile Ufficio Immigrazione Cgil Alessandria; FRANCESCO MONTEMURRO, Direttore Ires-Cgil con l’indagine su: “Immigrati e agricoltura in Piemonte”; CLAUDIO STACCHINI, Segretario Regionale Cgil Piemonte; DENIS VAYR, Segretario Generale Flai Piemonte; MONICA CERUTTI, Assessore Regionale all’Immigrazione; GIORGIO FERRERO, Assessore Regionale all’Agricoltura.
Le conclusioni saranno affidate a MASSIMO POZZI, Segretario Generale CGIL Piemonte.