Alessandria è sulle pagine di cronaca, perché i membri della sua amministrazione di destra, una amministrazione peraltro votata da una minoranza di cittadini, si agita con volgarità e autoritarismo contro i più poveri e i più deboli.
Addirittura con il sequestro delle monete raccolte dai mendicanti.
L’illegittimità di tale comportamento amministrativo, non ha bisogno di commenti, bene ha fatto la consigliera comunale di opposizione a sottolinearlo anche nel rispetto della legalità degli atti pubblici. Abbiamo anche notato le aggressioni verbali a cui è stata sottoposta sui social, dove la giustizia diventa vendetta e si consuma nelle strade sulla carne viva di tanti innocenti. Come organizzazione politica e come cittadini liberi non siamo disposti a cedere di fronte al dilagare dell’intolleranza, il nostro popolo non ha da temere o attaccare i più deboli. Ma deve temere e attaccare, i ricchi e potenti, la demagogia fascista che non riesce a dare risposte concrete ai bisogni della città, ma crea diversivi pericolosi alimentando la guerra tra poveri.
Non vogliamo vivere in un paese dove ci si deve guardare le spalle se si ha un colore della pelle diverso, dove si sdoganano allucinanti discorsi sulla “razza”, sui “primati nazionali”, dove si fomenta l’intolleranza. Pensiamo che la maggioranza dei cittadini di Alessandria sia composta da persone per bene, che faticano ad attraversare la crisi economica e culturale che sta mordendo da qualche anno il tessuto sociale. Eppure la città è ricca di organizzazioni e singoli cittadini che lavorano forse troppo silenziosamente per il bene comune, per la coesione sociale, per restare umani.
E’ ora di alzare la testa, di prendere posizioni pubbliche, per praticare insieme l’unico decoro urbano che conosciamo: la solidarietà attiva, e la diffusione di una cultura positiva rispettosa della nostra Costituzione.
Gianni Cirri
Segretario Provinciale del partito della Rifondazione Comunista
attivista di Potere al Popolo