I tragici fatti di Pioltello ci scuotono, e ci spingono a concludere che urge immediatamente ripensare alle condizioni e alla sicurezza dei pendolari nella nostra regione.
Il Piemonte meridionale vede ogni giorno spostarsi su rotaia, per motivi di lavoro e studio, una media di 167.556 di viaggiatori (dati 2017 Pendolaria, il rapporto annuale di Legambiente). Cittadini che, dai capoluoghi di provincia Alessandria, Asti e Cuneo –nonché dai numerosi e talvolta popolosi centri zona- ogni giorno si riversano principalmente su Torino ma anche su Genova o Milano.
I pendolari piemontesi sono spesso costretti a spostarsi in condizioni disagevoli: nei mesi invernali si devono accontentare di carrozze fredde, spesso il viaggio si svolge in piedi non essendo disponibili posti a sedere; infine, i convogli accumulano ritardi difficilmente giustificabili sul luogo di lavoro o all’università. Per non parlare della drastica riduzione delle linee nel corso degli ultimi anni, che ha tagliato fuori dalle comunicazioni interi territori.
Siamo consapevoli che le attuali regole di mercato non consentono più di mantenere per i vettori una rete capillare; tuttavia è compito della politica spostare il più possibile il baricentro sui bisogni del cittadino.
Ripensare il quadro del trasporto ferroviario regionale per assicurare prima di tutto la sicurezza dei passeggeri. Non si può dimenticare il trasporto locale a beneficio delle grandi tratte e dell’alta velocità, tagliando sulla qualità dei mezzi e delle infrastrutture e quindi mettendo a rischio l’incolumità degli utenti.
Ripensare il quadro del trasporto regionale per migliorare il comfort e le prestazioni dei mezzi su rotaia. Chiediamo investimenti veri, per dare agli utenti mezzi più moderni.
Ripensare il quadro del trasporto regionale per efficientare le coincidenze tra i treni e trovare soluzioni comode per il trasbordo in un sistema integrato.
Pochi e telegrafici esempi:
Asti è ben collegata al capoluogo regionale attraverso i treni regionali e il SFM: potenziare il servizio con treni navette per avvicinare maggiormente le due città.
Ad Alessandria è indispensabile mettere a disposizione più posteggi e a prezzi ragionevoli per i pendolari nell’area della stazione; allestire uno spazio ove ricoverare la bicicletta; garantire il decoro e l’ordine degli ambienti di attesa.
Il Cuneese diventi il ponte tra le varie province piemontesi e la Costa Azzurra, con i risvolti turistici che seguono.
Allora, il prossimo Parlamento può davvero risolvere i problemi che soffrono i pendolari, lavorando per ottenere un aumento dell’offerta ed altre piccole ma decisive soluzioni concrete, come finanziare la ristrutturazione delle sale d’attesa nelle stazioni minori.
Rappresentare questo territorio dalle molteplici istanze, produttivo, in movimento, ma accomunato da carenze e disfunzioni significa lavorare nell’ottica di migliorare il servizio ai cittadini, di concerto con le Ferrovie dello Stato e con le amministrazioni locali, senza dimenticare il contributo delle associazioni e dei comitati spontanei che fotografano quotidianamente la situazione. #unpassoallavolta
* Assessore ai Lavori Pubblici del comune di Alessandria