Marc Chagall era ebreo, seguace della tradizione chassidica, tipica della Russia bianca di fine ‘800, caratterizzata da una visione di Dio gioiosa, che unisce la comunità nella preghiera e le permette di esprimersi attraverso la musica e la vita semplice, legata alle tradizioni e al concetto di amore per Dio che pervade ogni cosa, come salvezza dell’uomo.
Questi fondamentali insegnamenti segnano l’ infanzia dell’artista e gli permettono di avere una visione ampia sui temi universali religiosi, soprattutto nel corso della sua lunga carriera artistica. E di affrontare temi storici complessi, come quelli espressi nella Crocifissione bianca del 1938, opera preferita da Papa Francesco, per la sua capacità di parlare a tutti i cuori e a tutte le religioni attraverso un grande messaggio di speranza.
Proprio per questo, e a causa delle percecuzioni antisemite che Chagall dovette subire da parte del regime nazifascista, per la sua arte tacciata come degenerata, ad Alessandria si è pensato di contestualizzare la mostra Oltre il Paesaggio con il Giorno della Memoria attraverso un concerto di musica classica da camera, un trio di Archi, che avrà luogo domenica 28 gennaio alle ore 17 nell’ Ottagono della Biblioteca, sala adiacente a quelle della mostra.
Il concerto avrà come tematica L’arte della fuga, una particolare tecnica di suonare che verrà illustrata durante l’esecuzione dagli artisti, e sarà presentato in collaborazione con L’Associazione Cultura Viva e con Le dimore del Quartetto.
Il programma prevede brani di Mozart, il compositore preferito di Chagall, e presenterà un brano particolare, dedicato ad un compositore ebreo boemo, Hans Krasa, passacaglia e fuga, scritto durante la deportazione e prima di essere trucidato ad Auschwitz.
Il concerto è stato eseguito dal Trio Quodlibet nel gennaio 2017 presso la Cappella Paolina del Quirinale per il Presidente della Repubblica.
Il concerto è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.