Domenica 28 gennaio la Biblioteca Francesca Calvo (Piazza Vittorio Veneto 1 Alessandria) ospiterà nell’ambito della mostra “Marc Chagall: Oltre il Paesaggio” il concerto del Trio QUODLIBET (Mariechristine Lopez, violino; Virginia Luca, viola; Fabio Fausone, violoncello).
Il concerto, organizzato nell’ambito degli eventi dedicati al Giorno della Memoria, avrà inizio alle ore 17, ad ingresso libero e gratuito.
PROGRAMMA
W. A. Mozart (1685-1750) – Adagio e Fuga in re minore K 404a H. Krása (1899-1944) – Passacaglia e Fuga.
L’opera K404a di Mozart include sei Preludi e Fughe. Alcuni preludi sono composti dal genio viennese in stile bachiano, altri sono trascrizioni di varie opere di Bach dalle sonate per organo e da “L’Arte della Fuga”. La perfetta simmetria della Fuga è il massimo stadio raggiunto dall’arte contrappuntistica di quel tempo.
Il contrappunto è l’uso proprio della musica del XIII secolo di mettere una nota contro l’altra (punctum contra punctum). Nella prassi musicale odierna designa l’arte di combinare una o più melodie, più o meno autonome, con una data melodia. La fuga è considerata una delle più importanti espressioni del contrappunto nella storia della musica occidentale: si basa sull’elaborazione di uno o più temi che vengono continuamente esposti e riaffermati, in un dialogo continuo tra più voci. Poteva anche essere solo un semplice esercizio dei compositori, come lo è ad esempio la Fuga n. 4 che Mozart preleva dall’VIII Contrappunto dell’Arte della Fuga di Bach, oggi considerato re della tecnica del contrappunto.
E il compositore boemo ed ebreo Hans Krása conosceva bene le tecniche contrappuntistiche utilizzate dai suoi predecessori.
La Fuga inizia in uno stile classico, quasi bachiano, per poi degenerare su sè stessa in un grido disperato che proveniva dal
campo di Terezin dove il compositore era ghettizzato insieme ad altri artisti ebrei.
La Passacaglia iniziale ha un esordio rassicurante, un “passar per calle” tranquillo, ma soltanto in apparenza: sono sempre le calle del ghetto. Il connubio tra arte, musica e teatro è molto stretto: guardare al passato per parlare del presente o di mondi sognanti o realtà distorte…
Anche Chagall, noto artista ebreo, visse e denunciò gli orrori della Guerra, con la differenza che Krása non conobbe gli anni della vecchiaia. “Scorrono gli anni, volano i mesi e i giorni. Quanta pioggia è caduta, quanta neve! Ti svegli una mattina, e pare
che sia finito un altro anno, ma è soltanto un nuovo giorno, e qua e là è spuntata una nuova ruga: sulla schiena, sul soffitto, sulla guancia” (Marc Chagall).
TRIO QUODLIBET:
Mariechristine Lopez, violino
Virginia Luca, viola
Fabio Fausone, violoncello