Cgil Scuola lancia l’allarme: “Nel 2018 almeno 900 pensionamenti in Piemonte, 250 in provincia di Alessandria”. L’emergenza è alle porte?

Cgil Scuola lancia l'allarme: "Nel 2018 900 pensionamenti in Piemonte, 250 in provincia di Alessandria". L'emergenza è alle porte CorriereAlSono oltre 900 gli insegnanti che andranno in pensione nel 2018 in Piemonte. Il dato si ribalta pesantemente sul territorio della provincia di Alessandria: 199 docenti e 50 unità di personale Ata (tecnici amministrativi).

Sono dati ancora provvisori, in quanto non sono ancora inclusi coloro che verranno collocati a riposo d’ufficio o a seguito della domanda di accesso all’Ape sociale, ma evidenziano, se ce ne fosse ancora bisogno, la fragilità del sistema scolastico.

“In questi anni, innumerevoli volte la Flc Cgil ha evidenziato come le politiche imposte dai governi Monti e poi dai governi Pd degli ultimi anni, con i rallentamenti nelle assunzioni e la mancanza di investimenti seri sul personale stessero rendendo sempre più fragile e frammentato il nostro sistema scolastico” spiega Serena Morando, segretaria della federazione alessandrina di Flc Cgil. “I dati dei pensionamenti – aggiunge – certificano questa fragilità il cui impatto ricade sulle istituzioni scolastiche e sulle famiglie del nostro territorio.”

Le immissioni in ruolo nel corso dell’anno non hanno saturato l’organico di diritto. Ciò non consente di determinare organici stabili e che assicurino continuità agli alunni. Ancora peggiore la situazione per quanto riguarda il personale amministrativo e i collaboratori scolastici in quanto l’organico assegnato per quest’anno scolastico è risultato assolutamente insufficiente a coprire le richieste delle scuole.

“A settembre è triste esperienza di ognuna delle nostre comunità e dei nostri comuni – Cgil Scuola lancia l'allarme: "Nel 2018 900 pensionamenti in Piemonte, 250 in provincia di Alessandria". L'emergenza è alle porte CorriereAl 1rileva Michele Fontefrancesco, sindaco di Lu e collaboratore di Flc Cgil – a pregare perché i posti dei collaboratori scolastici coperti l’anno prima con dei precari siano coperti per un altro anno. A dispetto dei proclami, la realtà è molto più critica e risicata e chiama tutti i nostri comuni a farsi carico dei possibili vuoti lasciati dal sistema nazionale, obbligandoli ad intervenire per garantire la continuazione di servizi al cittadino, quali il pre-scuola o l’assistenza nella pausa pranzo, mai messi in discussione prima d’ora.”

“La Flc Cgil ha sollevato da subito il problema degli organici – aggiunge Serena Morando – poiché totalmente insufficienti a garantire alle scuole il loro pieno funzionamento a fronte dei tagli che ci sono stati, delle restrizioni a poter sostituire il personale assente, al notevole aumento dei carichi di lavoro soprattutto delle segreterie scolastiche, dovuto alla legge 107/2015 e alle continue incombenze burocratiche che vengono ogni giorno attribuite impropriamente alle scuole, pur non direttamente legate all’offerta formativa. Per noi le dotazioni attuali di organico, sia di diritto che di fatto, continuano ad essere del tutto inadeguate alla pianificazione generale dei servizi scolastici e compromettono in modo grave la tenuta dei servizi essenziali, quali la sicurezza dei laboratori, la vigilanza dei minori, l’assistenza agli alunni disabili, la continuità dell’azione amministrativa”.

In questo quadro è portata avanti l’attività didattica e grazie all’impegno dei lavoratori del mondo della scuola ogni anno si sperimenta e il territorio alessandrino riesce a raggiungere esempi di eccellenza, sempre combattendo con le risorse a disposizione.

“I dirigenti così come gli insegnanti ormai sono diventati dei fundraiser di professione – continua Fontefrancesco – ma le amministrazioni locali, regionali e nazionali non possono sperare che da soli questi lavoratori possano fare miracoli. La Scuola vive e crea futuro se le scelte fatte anche a livello locale, a partire dalle necessarie dimensionamenti e dalle sempre più obbligate verticalizzazioni, permettono ad ogni istituto di accedere al maggior numero di occasioni possibili. Quando ciò non accade, le risorse iniziano a scarseggiare e tutta la comunità ne risente.”

A dispetto delle retoriche del momento la situazione del comparto scuola appare complessa anche a livello territoriale obbligando a nuove sfide cogenti che pongono al centro il tema del lavoro ma soprattutto quello della partecipazione alla vita degli istituti da parte delle comunità.

“Le scuole vivono quando le famiglie sentono quegli istituti come una risorsa per i futuri dei propri figli. Oggi – conclude Serena Morando – la sfida è andare oltre le parole. Insegnanti, personale amministrativo e collaboratori scolastici nella loro quotidianità offrono il loro contributo per fare di ogni giorno di scuola un momento di crescita per gli alunni. Flc Cgil è sicura che ogni famiglia apprezzi questo lavoro e affronterà assieme ai lavoratori della scuola ogni sfida che il domani dovrà presentare.”