“Diamo voce al popolo, le persone comuni devono tornare al centro della politica”. La sala gremita al Chiostro di Santa Maria di Castello, mercoledì sera, ha ascoltato con attenzione le argomentazioni di Giorgio Cremaschi, che a settant’anni mantiene inalterato piglio e carisma di quando era giovane e battagliero segretario nazionale della Fiom. “E’ il nostro D’Alema“, ironizza con garbo uno dei presenti.
Ampie le argomentazioni, che hanno toccato tutti i grandi temi del sociale, del lavoro, dell’economia, dei diritti costitzionali sempre più in pericolo. Tra il pubblico diversi volti noti della sinistra alessandrina (Giorgio Barberis, Cristina Franchini, Ciro Fiorentino, Massimo Orero, e ancora Antonio Olivieri, Stefanella Ravazzi), e poi il consigliere comunale di Arquata Diego Sabbi, esponenti del mondo del sociale e delle cooperative, tra cui Roberto Pisani dell’agriturismo e società agrigola La Sereta, e un gruppo in arrivo dalle Valli Unite di Tortona.
“Fra giovedì e venerdì decidiamo le candidature, che già si sono avanzate spontaneamente“, dicono gli organizzatori a fine serata, visibilmente soddisfatti. L’obiettivo è esserci, alle prossime elezioni politiche, in ogni collegio, compresi quelli della provincia di Alessandria.