Gian Piero Ameglio si ricandida alla guida della Cia di Alessandria per il suo secondo mandato, nell’ambito di rinnovo delle cariche sociali (previsto ogni quattro anni). La rappresentanza dei soci e dei delegati si riunirà per il voto nel corso dell’Assemblea provinciale il prossimo 12 gennaio alle ore 14.00 a Palazzo Monferrato (via San Lorenzo, 21 – Alessandria).
Commenta Ameglio: “Lo scenario politico e di tutela del comparto agricolo è in continua evoluzione e la nostra Organizzazione si impegna ad assistere gli imprenditori che vi operano. E’ mia intenzione, nel secondo mandato per cui mi presento, dare continuità alle azioni di confronto sindacale intraprese ai Tavoli tecnici a tutti i livelli, alla formazione di servizi di assistenza all’Impresa utili e qualificati, al dialogo con le aziende che, riponendo in Cia la loro fiducia, chiedono di essere rappresentate”.
Dopo le fasi formali elettive (termine previsto alle ore 15:30) si svolgerà il convegno dal titolo: “Attrattivo e aperto al mondo: il territorio alessandrino” dedicato agli imprenditori che hanno deciso di investire sull’agricoltura del nostro territorio arrivando da esperienze diverse (da altre città, regioni, Stati o da differenti esperienze professionali).
Saranno presenti il presidente nazionale Cia Dino Scanavino, la d.ssa Lucilla Conte del Dipartimento di Economia dell’Università del Piemonte Orientale, il giornalista Piero Bottino e cinque imprenditori associati Cia invitati a raccontare la propria esperienza:
Ursula Stor (Punto Verde), Stefano Piccardo (La Castagnola), Dario Capogrosso (Il Pastore Transumante), Umberto Signorini (SS San Martino), Paolo Baretta (Rocco di Carpeneto).
Commenta il direttore provinciale Cia Carlo Ricagni: “Sono numerosi gli imprenditori che hanno scelto la provincia di Alessandria per intraprendere le loro attività aziendali e creare lavoro e reddito; alcuni di loro provengono anche dall’estero. Ascoltare le loro testimonianze sarà utile per valorizzare le nostre risorse e ricordarci delle potenzialità, a volte dimenticate, della nostra terra”.