Alessandria. 850 anni dalla sua fondazione

Copia di Cavalchini (Verdi): "Rifiuti, migranti, energia e green economy. Ecco i nostri obiettivi" CorriereAldi Pier Luigi Cavalchini
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Pare iniziare con i migliori auspici il percorso che porterà alla settimana clou di inizio maggio 2018 (1), tutta dedicata alle “Celebrazioni per gli 850 anni della Città di Alessandria”, con un “programma ricco” che coprirà i prossimi dodici mesi. Il Sindaco Cuttica di Revigliasco ha debitamente presieduto la riunione del 29 dicembre, con il Comitato Promotore (2) praticamente al completo, intervenendo e partecipando attivamente fino alla fine. Fatto da rilevare, vista l’abitudine del “mordi e fuggi” di molti politici.

Gli “onori di casa” sono stati fatti, su piani differenti, dalla dott.ssa Minetti per l’Ufficio Stampa del Comune (ma si capisce che la “delega” riguarda anche aspetti di coordinamento e promozione) e dal Presidente del Consiglio Comunale Emanuele Locci, anch’egli presente e propositivo dall’inizio alla fine dell’incontro (durato circa due ore).

Non ci sono stati molti convenevoli e si è passati subito all’incasso; tre cose su tutto: grazie ad una precisa domanda si è saputo che solo per le sponsorizzazioni sono stati stanziati 150.000 euro e che tutte le strutture interne al Comune saranno coinvolte in modo completo e coordinato; la presenza del prof. Roberto Barbato ci ha confermato la forte intenzione di radicamento ulteriore dell’Università del Piemonte Orientale (nei due dipartimenti “DISPES” e “DISIT”) con l’obbiettivo, proprio durante il 2018, di costituire una Scuola di “Medicina” con la possibilità di formare almeno una cinquantina di nuovi medici specializzati nei prossimi anni. Oltre alla conferma di voler fare a tutti gli effetti di Alessandria una “città universitaria” più che una città con una università. Con tutto ciò che ne deriva in termini di biblioteche dedicate, apparati museali e strutture di ricevimento.

Già questi due impegni concreti potrebbero giustificare un certo ottimismo rispetto Palazzo Rosso: Autano nuovo consigliere, Jacovoni vice presidente CorriereAl 1all’iniziativa… Rinforzato da un terzo dato che ha caratterizzato tutta la comunicazione del “Gruppo Promotore”: quello di essere aperti – sul serio – ai suggerimenti dei “portatori di interessi”, come pure alle considerazioni di associazioni o di semplici cittadini che, in qualche modo, volessero prendere parte a questa “avventura”(3). Anche se le premesse sono tutt’altro che “avventurose”, dato il continuo riferimento all’esperienza positiva degli “Ottocento anni dalla fondazione”, ai tempi del Sindaco Amaele Abbiati nel 1968.

Per ora si è rimasti ai primi orientamenti, con qualche “chicca” che ha riguardato l’attenzione per il “compound” Cittadella e per l’area dell’Ex Ospedale Militare più Chiesa di San Francesco. Mantenendo però bene i piedi per terra, con iniziative mirate a far conoscere la bella e importante storia della città di Alessandria a partire dai suoi quattro borghi costitutivi (Rovereto, Bergoglio, Marengo, Gamondio), ricordandone la sua particolare rilevanza in periodo medioevale. Il suo sviluppo urbanistico, commerciale e culturale, che l’ha vista arrivare fino ad oggi con più chiari che scuri, sarà poi il vero leit motiv di tutti i momenti della celebrazione “mai vuota e “di facciata”” come più volte ripetuto dal dott. Maconi e dallo stesso Sindaco Cuttica. Si è anche fatto riferimento al passato romano (e preromano) che ha interessato il nostro territorio: il borgo di Marengo (fino alla “Pederbona”), l’abitato di Villa del Foro, l’area della “Fornace Testa” in zona Cristo, solo per citarne alcuni, sono luoghi conosciuti – e studiati – in ambito scientifico, che hanno prodotto testimonianze di primissimo livello (il “busto di Lucio Vero” o la “tavoletta votiva a Venere” fra gli altri) che si spera possano essere nuovamente visibili in una delle prossime occasioni di promozione.

L’Alessandria seicentesca fino alla fine dell’Ottocento, quella che in gran parte conosciamo oggi nel suo tessuto urbanistico più tipico, andrà a costituire – poi – l’ossatura di base, a cui fare riferimento per i vari “percorsi” ipotizzati. Sia quelli legati in qualche modo a Napoleone, sia quelli più religiosi con eccezionali edifici – semisconosciuti – da rivalutare e rivisitare. Dulcis in fundo, con l’opportunità – anche grazie alla grafica computerizzata – di far rivivere ciò che avrebbe reso Alessandria ancor più bella e che oggi non c’è più: l’antico Duomo duecentesco di Piazza della Libertà, le poderose mura della cinta spagnola, alcune residenze signorili non più visibili e – ancor più importante oggi – l’insieme del complesso della “Borsalino” negli anni di maggior splendore.

Fondamentale l’aspetto del coinvolgimento della cittadinanza, anche – e soprattutto – nelle sue componenti commerciali e produttive (fattore più volte ripreso nel corso del produttivo confronto). Una buona presentazione, una corretta promozione delle iniziative, una loro giusta ed equilibrata “presenza” nei punti di promozione culturale delle altre città del nord Italia, dovrebbe – infatti – portare in città nuovi visitatori e, quindi, possibili nuovi “fruitori” degli eventi e di tutto quanto sta loro intorno. A rendere più appetibile (e l’aggettivo non è casuale) il “contorno” dovrà proprio essere la capacità di fare squadra, di far valere le proprie “eccellenze” con umiltà ma anche con la consapevolezza di chi sa di poter offrire informazioni, servizi culturali (e non solo) di qualità. Siamo al primo passo, come scritto, … ne seguiranno altri che riguarderanno il mondo dell’industria, della cultura (sensu lato) , della promozione turistica, del commercio, della scuola, ecc. . E con “eccetera” speriamo di aver dimenticato ancora molti altri perché l’occasione è importante…e non va sprecata.

 
(1) Il 3 maggio 1168 è ufficialmente la data di nascita della Città.
(2) Fanno parte del “Comitato Promotore” Emanuele Locci, Antonio Maconi, Enrico Mazzoni, Gianfranco Cuttica di Revigliasco e il prof. Roberto Barbato
(3) E’ già attivo un primo “sito” di raccolta suggerimenti: facebook “Alessandria 850”