L’amministrazione comunale di Novi Ligure ha presentato giovedì un articolato resoconto delle attività svolte nel corso del 2017, con uno sguardo anche ai progetti per il prossimo anno.
Una parte importante dell’attività svolta dal settore Lavori Pubblici nel corso dell’anno riguarda diversi interventi di manutenzione della città. Si va dai lavori di sistemazione idrogeologica delle aree limitrofe al concentrico cittadino (circa 50.000 Euro), al rifacimento del tratto tombinato del Rio Gazzo, che durante l’alluvione del 2014 aveva causato tanti problemi alle abitazioni limitrofe e la ricostruzione del ponte sul Rio Torto (100.000 Euro); grandi potature, riqualificazione del quartiere G1. Altri interventi hanno riguardato i lavori di asfaltatura e sistemazioni stradali (stanziamento totale di oltre 100.000 Euro), la messa in sicurezza dello Stadio Girardengo, la ristrutturazione del Maglietto, che oggi ospita il Museo dell’Apicoltura e sede di numerose attività naturalistiche; inoltre è stata sistemata l’intera area ludica del giardino dell’Asilo Garibaldi (realizzazione del progetto è costata 41.000 Euro).
Grazie alla vendita della farmacia comunale, L’Amministrazione Comunale, attraverso una variazione di bilancio, ha deciso di investire i proventi in una serie di interventi di diversa natura, a favore della città. La parte più consistente degli introiti, più di un milione di Euro, è stata destinata alle scuole cittadine, in particolare per interventi in materia di sicurezza degli edifici. 695.000 Euro serviranno per l’acquisizione del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI), un attestato rilasciato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco che certifica il rispetto dei requisiti di sicurezza antincendio dei singoli plessi scolastici; altri 100.000 Euro saranno spesi per compiere valutazioni statiche degli edifici. 125.000 Euro saranno utilizzati per il finanziamento di un progetto regionale di riqualificazione che consentirà l’efficientamento energetico delle scuole Rodari; con 105.000 Euro si provvederà alla demolizione delle vecchie scuole Martiri di Via Rattazzi; 45.000 Euro sono destinati alla riqualificazione energetica della scuole media Doria. Infine, sono stati spesi circa 120.000 Euro per la realizzazione della nuova aula polifunzionale dell’attuale scuola Martiri della Benedicta, che, dal presente anno scolastico, ospita anche gli alunni provenienti dal plesso Oneto, e 2.500 Euro per interventi presso gli asili nido comunali.
Inoltre, sempre grazie ai proventi ricavati dalla vendita della farmacia comunale, il nuovo progetto di Villa Zucca sarà il primo esperimento di housing sociale a Novi Ligure. L’immobile di via Verdi, grazie a un bando promosso dalla Compagnia di San Paolo, sarà suddiviso in quattro appartamenti di varia metratura riservati a giovani coppie e ad anziani, per un progetto che mira all’integrazione sociale e generazionale, in linea con il lascito della famiglia anticamente proprietaria dello stabile. Il progetto di Villa Zucca sarà finanziato da San Paolo con 180.000 Euro, e, per una restante parte di 50.000, dal Comune di Novi.
48.599 Euro è invece il totale di investimenti su arredo urbano e verde, in particolare utilizzati per interventi di manutenzione della pavimentazione del centro storico cittadino, per la riqualificazione dell’area giochi del quartiere G3 e dell’area bambini situata all’interno del Parco Aurora.
Per il nuovo anno, priorità avranno i lavori di asfaltatura di Corso Marenco, via Raggio, via Papa Giovanni e via Garibaldi; per quanto concerne quest’ultima via non si tratta solo di semplice manutenzione, bensì di rifacimento marciapiedi e manto stradale, nonché del miglioramento dell’area antistante il cancello dell’Asilo Garibaldi fino all’edicola. In Corso Marenco e via Raggio invece si apporteranno migliorie all’asfalto esistente e verrà effettuato un ripristino ex novo della sede stradale. In via papa Giovanni, infine, parte degli interventi sono già stati effettuati a causa del gelicidio, come l’abbattimento degli alberi; verranno in seguito rifatti i marciapiedi e installati nuovi alberi, insieme a interventi di manutenzione straordinaria del manto stradale.
Diversi lavori interesseranno anche gli impianti sportivi. Tra le opere principali previste il prossimo anno, rientrano la realizzazione del campo in sintetico, il rifacimento della copertura dello spogliatoio del pattino dromo e del tetto del Palazzetto dello Sport. Infine, è in programma la sistemazione della palestra della scuola Martiri della Benedicta insieme ad altri interventi che verranno realizzati dal Comitato Sport in Novi.
Per quanto riguarda il Terzo Valico dei Giovi, nei primi mesi del nuovo anno sarà disponibile il milione di euro che verrà utilizzato per asfaltature, regimentazione delle acque meteoriche (fossi e canali di scolo) e potenziamento dell’illuminazione pubblica nelle zone della Barbellotta, Basso Pieve e Merella. Grazie all’approvazione da parte del Cipe della “Variante interconnessione Novi”, che prevede l’eliminazione dello shunt, si procederà alla realizzazione del nuovo scolmatore del Rio Gazzo. A questo, si aggiunge l’impegno di RFI a non aumentare il numero di treni merci pericolose che attraversano l’abitato di Novi Ligure, che quindi – anche in futuro – sarà pari a quello attuale.
L’impegno del Comune di Novi sarà quello di lavorare per migliorare i collegamenti ferroviari con Genova, Torino e Milano. Sempre per la nostra città, Rfi ha iniziato la progettazione della tangenziale di collegamento con Pozzolo, che ora prevede la realizzazione di un sovrappasso per bypassare la linea ferroviaria in strada Castelgazzo, il cui appalto è previsto alla fine del 2018. Inoltre, sulla base delle proposte presentate dal Comune, Rfi elaborerà i progetti del nuovo assetto viabile in piazza XX Settembre, e del parcheggio nell’area ferroviaria di via San Giovanni Bosco, con annesso il sottopasso viario e pedonale con sbocco in via Raggio.
Si sta concludendo la procedura per la manifestazione d’interesse relativa alla gestione dell’area logistica di San Bovo. Appena l’iter sarà concluso, il Sindaco, Rocchino Muliere, chiederà la costituzione di un tavolo di lavoro con Mercitalia, Rfi e Metrocargo, con conoscere nei dettagli le reali prospettive di sviluppo dell’area.
Nei prossimi mesi, infine, gli undici Sindaci interessati all’opera lavoreranno per dare forma concreta ai progetti di sviluppo del territorio finanziati con 49 milioni di euro.
Particolarmente intensa è stata nel corso dell’anno, e lo sarà anche nel 2018, l’attività del Settore Urbanistica, impegnato sul fronte delle varianti al P.R.G. (Piano Regolatore Generale). Secondo i programmi politici amministrativi, sono in corso di redazione i seguenti documenti:
Variante Strutturale di adeguamento al PAI
Il Consiglio Comunale ha approvato la Proposta Tecnica di Progetto Preliminare di adeguamento al PAI (Piano di Assetto Idrogeologico). L’ufficio urbanistica insieme con i professionisti incaricati, sta procedendo all’esame delle osservazioni pervenute da parte dei privati e quelle emerse in sede delle conferenze tecniche, al fine di predisporre il Progetto Preliminare e proseguire nell’iter di approvazione della variante.
Il Pai contiene valutazioni relativamente alla pericolosità dal punto di vista geomorfologico ed idrogeologico del territorio, che durante gli eventi alluvionali di ottobre-novembre 2014, seppure di elevata intensità, ha dimostrato elementi di criticità diffusi e anche molto importanti; perimetra le aree da sottoporre a misura di salvaguardia e prevede la determinazione di queste misure. Solo sulla scorta di questi studi e di queste elaborazioni e della relativa pianificazione, si potrà successivamente programmare il riassetto del territorio, attraverso la progettazione puntuale delle necessarie opere pubbliche e/o private.
Elaborato tecnico R.I.R (rischio di incidente rilevante) e Analisi del Rischio. Variante urbanistica di recepimento.
Il nostro Comune a causa della presenza sul suo territorio di una “attività Seveso”,
(ditta Novigas), rientra tra le amministrazioni tenute a redigere obbligatoriamente l’Elaborato Tecnico R.I.R e ad avviare le conseguenti procedure urbanistiche. Sulla base delle indicazioni della Regione Piemonte, il Comune di Novi è stato invitato ad attivare la procedura tecnico amministrativa propedeutica alla redazione di un elaborato tecnico più complesso e completo che ha come esito “L’analisi del rischio industriale in presenza di procedura di VAS, ponendo particolare attenzione sulla necessità di fondare l’Elaborato Tecnico R.I.R sulla conoscenza dell’intero territorio comunale e pertanto di adottare un adeguato criterio basato sull’analisi della pericolosità piuttosto che su valutazioni correlate a previsioni territoriali. Questo ha comportato un maggior carico di lavoro, ma ha garantito una fotografia del territorio più completa che può costituire un elenco di informazioni (banca dati) e un dato cartografico (planimetrie tematiche) utilizzabile anche per le future attività di pianificazione urbanistica.
Variante strutturale delle aree extraurbane
Dopo approfonditi studi, è stata ultimata la documentazione riguardante la proposta tecnica di Progetto preliminare. La documentazione costituisce la base per il confronto nelle opportune sedi politiche per il quale si calendarizzeranno appositi incontri nel mese di gennaio per portare la prima fase della Variante in approvazione in sede di Consiglio Comunale appena possibile.
I principali obiettivi della Variante sono di seguito riportati in sintesi:
-aggiornamento della normativa relativa al territorio agricolo al fine di attualizzarla alle profonde trasformazioni economiche, sociali e legislative.
-riconoscimento di valori come paesaggio, ambiente, biodiversità, cultura contadina, architettura rurale, che ad oggi non hanno trovato ancora riconoscimento nelle politiche di sviluppo urbanistico territoriale.
-limitazione del consumo di suolo, al fine di raggiungere l’obiettivo di consumo 0.
-tutelare le parti del territorio a vocazione produttiva agricola e salvaguardare l’integrità dell’azienda agricola e rurale.
-favorire il recupero funzionale ed estetico del patrimonio edilizio agricolo, sia per l’utilizzo produttivo che residenziale.
-favorire il recupero dei fabbricati e manufatti in disuso o abbandonati, anche per scopi diversi per i quali sono stati costruiti, evitando nuovi insediamenti anche se posti ai margini dell’agglomerato urbano.
-individuare e normare aree di proprietà pubblica all’interno o ai margini del centro abitato per la coltivazione degli orti urbani, da assegnare in uso convenzionato a chi ne faccia richiesta.
-favorire le associazioni fondiarie, insieme con le associazioni di categoria, con l’obiettivo di recuperare la produttività delle aree fondiarie frammentate e dei terreni agricoli incolti o abbandonati, favorendo non solo la tutela dell’ambiente e del paesaggio, ma anche l’occupazione giovanile.
-normare l’inserimento e le modalità attuative degli impianti di energia alternativa, fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico, biomassa, compostaggio, finora mai inseriti all’interno di un piano regolatore, ma lasciati alla discrezionalità delle leggi di settore.
Variante parziale delle aree industriali nord ovest.
Anche in questo caso, è stata consegnata a fine anno la bozza della variante parziale redatta a seguito della presentazione di alcune istanze. Tra queste, le richieste della società Transider e Vectorys, di mutamento di destinazione d’uso di aree pubbliche a servizi, confinanti con le loro aree produttive, a destinazione industriale, prive tuttavia di capacità edificatoria, al fine di acquisirle per poterne disporre come aree per parcheggio automezzi ed autoarticolati. Una richiesta importante è pervenuta dalla Nuova Centro Europa srl (Vivai Olcese) per il cambio di destinazione urbanistica da agricola a produttiva-artigianale dell’esistente capannone agricolo, ormai da anni dismesso, e la contestuale cessione della confinante serra al Comune, in cambio parziale o totale del contributo straordinario, previsto dalla legge 106/2011.
L’interesse pubblico di queste operazioni, che con molta diligenza sono state fatte rientrare nei termini di una variante parziale, è evidente:
per le due società di autotrasporti: convalidare e rafforzare il posizionamento di aziende che come le altre, hanno subito la stagnazione del mercato, ma hanno saputo reagire, con ripresa degli investimenti e ripercussioni più generali in termini economici; capacità edificatoria produttiva in capo al comune, che potrà ricollocarla su richiesta di altre aziende; minor impegno del comune alla manutenzione delle aree verdi.
Per i vivai Olcese: riutilizzo, diversamente improbabile come destinazione agricola di un capannone in disuso e in stato di progressivo degrado, con l’insediamento di una nuova attività artigianale, senza compromissione di suolo agricolo. Possibilità di acquisizione da parte del comune della serra agricola, evitandone anche in questo caso il degrado, con lo scopo di prevedere lo spostamento dell’attuale serra comunale all’interno di spazi più grandi, nuovi ed efficienti rispetto a quelli esistenti. Miglioramento della viabilità, con il collegamento tra la zona di Principe Lucedio e via Casteldragone e tra questa e via Caduti di Nassiriya e risoluzione di una criticità urbanistica e viabilistica.
Variante Aree Urbane
La variante urbanistica delle aree urbane si fonda sui seguenti principi edificatori, così come definiti nei programmi dell’attuale Amministrazione Comunale, che si riportano in estrema sintesi:
-limitare ed azzerare il consumo di suolo, salvaguardando il paesaggio, l’ecosistema e la biodiversità, riducendo i fenomeni di dissesto idrogeologico ed evitando ulteriori perdite di terreni fertili;
-sostenere la rigenerazione urbana con attenzione alle aree degradate, sia residenziali che produttive, con la finalità di ridurre il consumo del suolo e conseguire miglioramenti strutturali ed energetici della città consolidata, restituendo quindi qualità alla città esistente, intesa nelle varie accezioni definite dall’attuale zonizzazione urbanistica;
-revisionare la vigente normativa di attuazione del P.R.G. afferente alla cosiddetta città consolidata.
AREA Z3: riqualificazione degli immobili e delle aree comunali
A seguito della procedura di alienazione, che pur avendo riscontrato soggetti interessati, non ha dato corso ad alcuna assegnazione,e anzi prendendo atto di quanto manifestato dai privati interessati sull’esigenza di procedere ad una riqualificazione della Piazza Pernigotti quale presupposto necessario alla valorizzazione dell’immobile ex Cavallerizza, è stato chiesto al Commissario Straordinario Terzo Valico, la delocalizzazione del finanziamento per l’esecuzione dell’opera già prevista “ Parcheggio a due piani in via P.Isola ex Macelli Comunali”a favore di un parcheggio interrato da realizzarsi in piazza Pernigotti . Questo,oltre a consentire la realizzazione di parcheggi coperti in numero uguale o superiore all’esistente, permetterà lo studio e la successiva realizzazione di un progetto di riqualificazione non solo dell’attuale parcheggio con la sua trasformazione in una piazza dotata di arredo e verde, fruibile, come tale dai cittadini, ma anche dell’immediato contesto, riqualificando e rifunzionalizzando un’area centrale e di cerniera con il Centro Storico.
L’area comunale in Via P. Isola, verrà diversamente destinata, anche a fronte di una manifestazione di interesse all’acquisto, recentemente pervenuta, e la sua alienazione potrà consentire di implementare considerevolmente le risorse finanziarie da investire nella riqualificazione urbana di tutta l’area.
Affari Sociali
Gli interventi per supportare le persone in difficoltà hanno caratterizzato l’agenda del settore affari sociali: l’impegno maggiore durante l’anno trascorso ha riguardato i rapporti con l’A.T.C. (l’Agenzia Territoriale della Casa) e in particolare le decadenze di alcuni contratti di locazione, la manutenzione, i tributi e i piani di rientro per molte morosità. L’Ufficio Affari Sociali, oltre ad occuparsi di assegni per famiglie numerose, di contributi per l’agenzia sociale e di quelli per evitare gli sfratti, tiene costantemente rapporti con gli avvocati, con gli Ufficiali Giudiziari e con la Prefettura per evitare che chi è sfrattato per morosità incolpevole debba subire, temporaneamente, il disagio di una collocazione provvisoria.
Il tema della casa e del pagamento dell’affitto riguardano sempre parecchie famiglie: il malcostume dell’inquilinato delle case popolari a non informare l’ATC dopo il rilascio dell’alloggio crea delle difficoltà ad individuare alloggi di edilizia pubblica. Molte sono infatti le situazioni irregolari emerse a seguito dei controlli fatti negli ultimi mesi. Conseguentemente abbiamo concordato con il Comando di Polizia Urbana un censimento puntuale, che farà emergere situazioni di consolidate “abitudini” scorrette e consentirà all’Amministrazione di preparare e pubblicare il nuovo Bando per l’assegnazione degli alloggi. La situazione di disagio economico non tende a migliorare e sono numerose le famiglie o i singoli che richiedono contributi per soddisfare i bisogni primari. Con l’avvio dei Sia (Sostegno Inclusione Attiva) prima e del Rei (Reddito di Inclusione) dal primo dicembre, dovrebbe verificarsi un miglioramento della situazione sociale. Parliamo comunque di reddito legato all’inclusione. Ci sarà una buona parte di persone che, in cambio, dovrà impegnarsi in percorsi lavorativi, anche minimi ma comunque obbligatori.
L’Amministrazione ha confermato la volontà di mantenere le esenzioni dai servizi e dal pagamento di alcuni tributi e le possibilità di agevolazioni (vedi cedolare secca e contratti agevolati). Otre alle quote trasferite al CSP, circa 480.000,00 Euro, il Comune di Novi Ligure trasferisce al Consorzio 130.000,00 Euro per l’Assistenza alle Autonomie e 15.000,00/20.000,00 Euro per i contributi affitto con contratti privati. Proseguirà anche l’attività della consulta per le pari opportunità e continuerà il prossimo anno il coinvolgimento e condivisione con le scuole cittadine di ogni ordine e grado. Nei primi mesi dell’anno inoltre è previsto un progetto di sensibilizzazione delle problematiche e riconoscimento del malato oncologico dopo la terapia.
Attività culturali
Nel corso del 2017, grazie a un lavoro di coordinamento tra i diversi uffici che si occupano di organizzare attività culturali e di intrattenimento, è stato possibile definire un ricco e articolato calendario di manifestazioni, in cui hanno trovato collocazione sia gli appuntamenti più tradizionali, sia gli eventi più recenti, nati nel corso dell’ultimo biennio, come ad esempio la Torre di Carta, fiera dell’editoria indipendente o Jazz and Food, il Festival del cibo di strada, che hanno riscosso un grande successo di pubblico.
Tutti gli eventi dell’agenda culturale cittadina hanno in comune due importanti caratteristiche: la valorizzazione del centro storico cittadino e la qualità dell’offerta proposta.
La gestione di un calendario condiviso ha consentito all’Amministrazione Comunale di raggiungere diversi e importanti obiettivi:
• La pianificazione del budget, attraverso l’individuazione dei canali di finanziamento e la programmazione dei costi;
• L’integrazione sinergica delle attività dell’Ente con quelle proposte dalle associazioni culturali e ricreative cittadine e non solo, per un’azione condivisa di marketing culturale del territorio;
• Una migliore gestione delle strutture di fruizione culturale a disposizione dell’ente;
• La stesura di piani strategici per la comunicazione;
• La differenziazione della proposta culturale per target di riferimento del pubblico potenziale;
• La promozione dello sviluppo di maggiore cultura in ogni abito di lavoro dell’Ente, soprattutto nel settore di comunicazione.
Beni culturali
Nel corso del 2017 l’Amministrazione Comunale è intervenuta con una quota parte di 141.900 euro per i lavori di restauro dell’oratorio della Ss.Trinità, uno dei migliori esempi di architettura barocca della città. Grazie ai contributi della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Cassa di Risparmio di Torino, pari a 217.500 euro, sarà possibile procedere con il recupero strutturale dell’edificio, con il restauro delle pale d’altare, dell’organo storico e della cassa processionale. 200.000 euro, invece, è la somma destinata alle strutture di palcoscenico e agli arredi del Teatro Marenco, i cui lavori di ristrutturazione sono in fase avanzata: nell’ottobre 2018 il Teatro sarà riconsegnato ai novesi dopo più di 70 anni di inattività.
La campagna “Adottiamo il Marenco”
Lo scorso 2 dicembre 2017, grazie alla collaborazione tra Assessorato alla Cultura e Fondazione Romualdo Marenco, è iniziata ufficialmente la campagna “Adottiamo il Marenco”, sostenuta da un testimonial di eccezione come Claudio Bisio e da una cinquantina di cittadini novesi. Il percorso di riacquisizione di uno spazio sociale e culturale come il teatro Marenco è iniziato con un progetto di crowdfunding civico mirato a finanziare quella parte residuale di budget oggi al di fuori delle possibilità degli enti coinvolti a fianco dell’Amministrazione Comunale, Mibact e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. La campagna di “adozione” simbolica del teatro stesso, attraverso le poltrone e i palchi, ha una forza dirompente, in primo luogo per il messaggio che porta con sé: il teatro sta per tornare alla città. Un approccio costruttivo, che saprà coinvolgere in maniera diretta e dinamica i cittadini in qualità di soggetti consapevoli e partecipi di una progettualità civica condivisa, ancora prima che si alzi il sipario.
Obiettivi 2018
Il 2018 segnerà una vera e propria cesura per la vita culturale cittadina. L’imminente riapertura del Teatro storico, infatti, comporta la necessità di una nuova programmazione delle attività e degli spazi di fruizione culturale. L’obiettivo generale è quello di fare del Teatro Marenco il cuore pulsante della cultura novese, rivolta alla città e al territorio che la circonda.
Lo sforzo dell’Amministrazione Comunale, e di tutti i suoi partner, è quello di riorganizzare l’offerta esistente e definire nuove proposte di intrattenimento, al fine di provvedere alla stesura di un vero e proprio piano di marketing e comunicazione culturale, in grado di offrire nuovi impulsi e nuovi stimoli alla vita del centro storico cittadino. In questo, sarà senz’altro determinante anche l’imminente riapertura del cinema, nella storica sede di Via Girardengo.Il percorso verso la riapertura del Teatro Marenco necessita della partecipazione strategica da parte di tutti gli stakeholder che si muovono in ambito culturale: per questo motivo l’Assessorato organizzerà gli Stati generali della cultura, previsti per marzo 2018.
Pubblica Istruzione
L’Amministrazione Comunale, nel corso del 2017, ha stanziato più di un milione di euro per le scuole cittadine, grazie ai proventi della vendita della ex farmacia comunale. L’Assessorato alla Pubblica Istruzione, oltre alla gestione quotidiana dei servizi scolastici di propria competenza, si è occupato in particolare della stesura delle Proposte Scuola, un catalogo di attività finalizzate a:
• Favorire il diritto allo studio nelle scuole di ogni ordine e grado contribuendo al miglioramento della qualità educativa attraverso servizi ed iniziative complementari ed integrative;
• Favorire servizi e iniziative a carattere educativo, culturale e ricreativo in ambito extrascolastico;
• Favorire iniziative culturali atte a diffondere una cultura dell’infanzia e per l’infanzia che rispetti e valorizzi lo sviluppo del bambino e del ragazzo nelle sue componenti intellettive, sociali, estetiche e creative, nonché l’affermarsi della funzione educativa della città.
Obiettivi 2018
L’Assessorato alla Pubblica Istruzione mira al completamento del processo di riorganizzazione degli spazi scolastici cittadini iniziato nel 2017 e che ha già portato al primo e importante risultato del nuovo polo di primaria presso il plesso “Martiri della Benedicta”.
Ambiente
Le attività dell’Assessorato all’Ambiente condotte nel corso del 2017 hanno riguardo in particolare quattro ambiti di intervento:
• Risparmio energetico: anche sulla scorta degli obiettivi previsti dal Paes, gli uffici preposti si sono occupati del coordinamento delle attività tese all’incentivazione di un uso razionale dell’energia e all’efficientamento energetico delle strutture pubbliche;
• Qualità dell’aria: Attività di monitoraggio e controllo per il rispetto del D.G.R. n. 42-5805 del 20 ottobre 2017, con il quale sono state approvate le prime misure dell’Accordo di Programma per l’adozione coordinata e congiunta, di misure di risanamento della qualità dell’aria nel bacino padano, sottoscritto in data 9 giugno 2017;
• Ciclo integrato dei rifiuti: in collaborazione con le aziende compartecipate e con il Csr, l’Ufficio sta monitorando il processo di modifica del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, che porterà alla definizione di un nuovo sistema di raccolta porta a porta e di tariffazione puntuale, la cui realizzazione è prevista nel biennio 2018-2019. L’introduzione del nuovo servizio costituisce uno dei principali obiettivi di lavoro per il 2018.
Già dal 2018, è intenzione dell’Amministrazione comunale affidare a Gestione Ambiente la riscossione della Tari, sfruttando la possibilità offerta dal contratto.. L’indirizzo è utile almeno per due ragioni: la gestione diretta del tributo da parte di Gestione Ambiente potrà da un lato introdurre elementi di efficienza nel sistema, aiutando il gestore a prepararsi nel modo giusto in vista della tariffa puntuale (che competerà a lui in ogni caso); dall’altro potrà nel medio periodo liberare risorse negli uffici consentendo al Comune di dedicarsi con più efficacia al recupero dell’evasione o, se le condizioni lo consentiranno, alla riscossione dei cosiddetti tributi minori (ad oggi affidata esternamente).
• Decoro urbano: I danni provocati nel centro della città e nelle campagne circostanti dalle colonie di piccioni che si sono sviluppate in maniera incontrollata e al di fuori del delicato equilibrio ambientale hanno spinto l’Amministrazione Comunale di Novi Ligure ad adottare misure di intervento straordinarie finalizzate al contenimento del numero dei volatili e a evitare conseguenze igienico-sanitarie ai danni della comunità. In particolare, è stato finanziato un piano di disinfestazione delle aree interessate dalla permanenza dei piccioni, oltre che all’apposizione di reti e dissuasori laddove necessario. L’insieme delle iniziative sono volte a contenere il fenomeno che sta provocando molti disagi in città, nel pieno rispetto dell’ambiente, del benessere degli uomini e degli animali.