Come ormai da tradizione, alla vigilia di Natale presso il bar dello stadio “Moccagatta” si è tenuto il brindisi con musica di Museo Grigio.
L’appuntamento di quest’anno si è arricchito di un evento straordinario: l’intitolazione del rinnovato locale che ospita il bar al grandissimo campione grigio Renato Cattaneo (1903-1974). L’iniziativa di Museo Grigio, è stata organizzata in
collaborazione con l’Alessandria Calcio.
L’apposizione della targa è avvenuta alla presenza dei due figli e del pronipote di Cattaneo, dei rappresentanti di Museo Grigio e della stessa Alessandria Calcio e di diversi ex calciatori grigi, tra i quali Antonio Colombo, Flavio Tonetto,
Sandro Beccari e Andrea Servili.
Tra gli ospiti, c’è stata anche la gradita presenza di Josè Altafini.
Cattaneo fu un attaccante rapidissimo dal dribbling fulminante. È ricordato come uno dei calciatori-simbolo dell’Alessandria per l’alto numero di presenze e per essere il più prolifico nella storia dei Grigi con 143 gol.
“Quando si parla di ‘identità alessandrina’, si intende anche questo, i Grigi, che fanno parte del presente, del passato e del futuro del nostro patrimonio – sottolinea Emanuele Bellingeri, presidente di Museo Grigio – Questo patrimonio oggi si estrinseca attraverso una serie di volti, una storia nata nel 1912 e una disponibilità di offrire uno spazio alla memoria del calcio di questa città. Ed è per questo che ci rivolgiamo in primo luogo all’Amministrazione Comunale, ricordando che l’attuale sindaco Gianfranco Cuttca di Revigliasco, in campagna elettorale, aveva sposato la nostra proposta, che ovviamente dovrà coinvolgere l’Alessandria Calcio e tutti gli altri portatori d’interesse, in maniera assolutamente trasversale”.
“Per questo motivo occorre costruire qualcosa che ricordi la nostra grande tradizione e passione per lo sport, un museo dedicato al calcio – aggiunge Sergio Giovanelli di Museo Grigio – Un luogo dove la storia diventa protagonista e dove ci siano iniziative che si collegano al calcio dal punto di vista storico, degli episodi da recuperare, dal punto di vista delle sequenze fotografiche o video”.
“Una realtà che ci spinga a pensare nell’ottica della tradizione affinché il museo del calcio sia realizzato per abbracciare la passione, il patrimonio, la storia e la tradizione del cuore grigio nero – conclude Mario Bocchio di Museo Grigio – Avere la volontà di volerlo realizzare è un passo necessario per potere mettere la passione e la grandiosità della squadra in un luogo che vuole essere il luogo di tutti gli appassionati e sportivi”.