Il grande sogno [Il Flessibile]

 CorriereAldi Dario B. Caruso

 
Otto anni fa decidemmo, un manipolo di giovani musicisti ed io, di costruire un sogno: dare a decine di giovani e giovanissimi l’opportunità di mettere a frutto esperienze sonore.

Nacque così il Manipolo della Musica, un’associazione culturale con buoni propositi.

Chi della musica ne ha fatto una passione ed una professione, ha innato un senso estetico delle cose, difficilmente compreso da chi è vicino, talvolta osteggiato. E il mondo che ci circonda sicuramente non aiuta.

Siamo oberati di immagini false, di indici e borse venduti come base di crescita, di rumori e asimmetrie spacciati per genio, di gente comune smerciata quale esempio da seguire o nemico da abbattere.

La scuola e le altre istituzioni inoltre faticano a tenere il passo: il rispetto dell’essere umano passa perlopiù in secondo piano, davanti le carte e la forma.

L’obiettivo che ci prefissammo era alla nostra portata: ritagliare spazi aperti per andare a colmare il vuoto delle chiusure mentali.

Oggi i buoni propositi gradualmente assomigliano sempre più a realtà.Il grande sogno [Il Flessibile] CorriereAl
Oggi siamo un gruppo di quindici musicisti che tengono corsi, allestiscono seminari, preparano saggi e concerti, promuovono cultura, progettano e costruiscono.
Nei prossimi giorni, grazie all’intelligenza di un dirigente scolastico e alla disponibilità di un’amministrazione comunale, andremo ad inaugurare un nuovo spazio.
Uno spazio piccolo ma mai troppo piccolo per continuare ad alimentare un grande sogno.
In quel piccolo luogo realizzeremo nuovi laboratori e potremo accogliere nuovi giovani.

Con un’unica finalità: allenare al bello.
Perché come diceva Dostoevskij “è la bellezza che salverà il mondo”.