Caro Direttore, normalmente non rispondo alle provocazioni.
Le dichiarazioni di Botta e Vignale sulla mozione approvata in Consiglio Regionale sull’accorpamento di ASL e ASO Alessandria, apparse oggi sulla stampa locale, mi impongono però un intervento.
Innanzitutto per l’autorevolezza della fonte: i decenni trascorsi dai due in Consiglio Regionale e in Giunta Regionale non possono far sottovalutare le le loro dichiarazioni né l’esperienza e il coinvolgimento che hanno avuto nella determinazione dell’attuale stato della sanità piemontese.
Proprio perché non si tratta di neofiti, sconcerta la superficialità della loro critica e la strumentale povertà delle argomentazioni.
Non sembra opportuno tediare i lettori oltre misura, ma non si può non evidenziare che il nocciolo dell’argomentazione polemica utilizzata da Botta e Vignale è del tutto priva di correlazione con la mozione che i due individuano come loro bersaglio polemico.
Nulla pare infatti più strumentale che agitare lo spauracchio di ipotetici tagli in relazione ad una proposta di strategia organizzativa, che ha come obiettivo quello di una migliore erogazione dei servizi sul territorio provinciale. Di questo si dovrebbe ragionare, certo anche rivolgendo obiezioni. Ma lo scadimento delle argomentazioni politiche sembra inarrestabile. Stupisce che si accodino anche politici tanto esperti.
* Segretario provinciale del PD di Alessandria