Giunge alla 15ma edizione il Convegno nazionale di diritto sanitario, che si terrà ad Alessandria giovedì 16 e venerdì 17 novembre. Promosso dal Ceims (Centro d’Eccellenza Interdisciplinare per il Management Sanitario) dell’Università del Piemonte Orientale, il convegno avvierà i lavori con un momento dedicato al Piemonte.
Giovedì sera (ore 20.45, sala conferenze dell’associazione Cultura e Sviluppo) verrà infatti presentata la ricerca, svolta in collaborazione con Federsanità Anci, sul “modello sanitario piemontese”.
Introdurranno l’incontro gli interventi di Giovanna Baraldi, direttrice dell’azienda sanitaria ospedaliera alessandrina, Fabrizio Faggiano, epidemiologo e vicedirettore del Ceims, Gian Paolo Zanetta, direttore generale dell’AOU Città della salute e della scienza di Torino e presidente di Federsanità Anci Piemonte.
Presenterà la ricerca Davide Servetti, segretario scientifico del Ceims.
A discutere i risultati dello studio sarà un panel d’eccezione formato da Ugo Cavallera, già assessore alla sanità della Regione Piemonte, Giovanni Monchiero, deputato e già presidente dell Fiaso, Domenico Ravetti, presidente della commissione sanità del Consiglio regionale, Davide Bono, vicepresidente della medesima commissione, e Antonio Saitta, assessore alla sanità della Regione Piemonte.
Conclusioni di Renato Balduzzi, componente del Csm e curatore dei Convegni nazionali di diritto sanitario.
Venerdì, il momento in Università (ore 9.30 sala lauree di Palazzo Borsalino) con la giornata di studio su “Il Socio-sanitario: una scommessa incompiuta?”, aperta dagli indirizzi di saluto del rettore dell’Upo, Cesare Emanuel, del sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, del prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri, del direttore generale dell’Asl AL, Gilberto Gentili.
Dopo l’introduzione ai lavori di Renato Balduzzi, la relazione generale sarà svolta da Emanuele Rossi, ordinario di diritto costituzionale alla Scuola Sant’Anna di Pisa.
Seguiranno numerosi interventi di studiosi ed esperti di livello nazionale, secondo la consuetudine dei convegni nazionali di legare i fili della riflessione teorica con le esperienze dei servizi e degli operatori del sistema sanitario.