Un errore nel calcolo della Tari da parte di diversi Comuni italiani (anche della provincia di Alessandria) è la causa di conti inesatti per molte famiglie che per anni hanno pagato più del dovuto.
La falla, dice una nota del Movimento 5 Stelle, è emersa grazie a un’interrogazione parlamentare del M5S a prima firma Giuseppe L’Abbate.
«Diversi Comuni hanno sbagliato il calcolo della Tari, un errore che ha fatto lievitare la tassa sui rifiuti di tanti cittadini. L’errore è stato chiarito grazie al lavoro del mio collega Giuseppe L’Abbate, che ha ottenuto la risposta dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta» dichiara il parlamentare piemontese Paolo Nicolò Romano.
“La Tari si compone di due quote: una fissa, in funzione dei metri quadri degli immobili, e una variabile che dovrebbe cambiare in funzione del quantitativo reale di rifiuti prodotto ma che, in mancanza di strumentazioni adeguate, i Comuni calcolano in rapporto ai componenti dell’utenza. L’errore sta nel fatto che, per quanto concerne le pertinenze (ovvero i garage, i box, le cantine, le mansarde, le soffitte, etc…), tanti Comuni hanno inserito nel conteggio anche la quota variabile per ognuna di esse: quindi, una famiglia composta da 4 persone diveniva magicamente di 5 se possedeva un box, di 6 se deteneva anche una cantina, di 7 se vi era anche una soffitta nella propria utenza domestica”.
Cosa possono fare i cittadini di Alessandria e provincia per verificare se hanno pagato correttamente la TARI?
«Basterà prendere una bolletta della tassa rifiuti e controllare se oltre all’utenza “domestica” principale sono presenti altre voci “domestica – accessorio” e se è presente il valore “tariffa variabile”, qualunque cifra riportata è illegittima.
Per fare ricorso, è sufficiente protocollare o inviare per raccomandata A/R, al Comune che ha richiesto il pagamento in eccesso in questi anni, un modulo con la copia delle bollette pagate ingiustamente. Trascorsi 90 giorni, se non si è ottenuta risposta o se è stato esplicitato un diniego, è possibile fare ricorso alla Commissione tributaria locale.
A questa pagina è possibile scaricare il fac-simile per chiedere il rimborso» conclude il parlamentare astigiano.
L’Esecutivo ha condiviso la preoccupazione del M5S ed ha dichiarato che invierà una nota formale all’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, per far comprendere che è necessario quanto prima sistemare la situazione in quei paesi, dove si è perpetrato l’errore.