La mela di Paride e il mito della bellezza per lo Zonta Day

Aspettando Natale con AIDO CorriereAl 7Zonta Club Alessandria festeggia il compleanno di Zonta International con due eventi.

Il primo nel segno della pace è in svolgimento a Castelletto Monferrato: si tratta della mostra “Non fate ad altri quello che non vorreste fosse fatto a voi” inaugurata domenica 5 novembre ed esposta al pubblico fino al 18.

Il secondo è nel segno della bellezza tra mito e psicoanalisi.

Giovedì 9 novembre alle 18,45 presso la sede del Club, all’Hotel Buoi Rossi di Alessandria, si terrà la conferenza del dr. Alessandro Defilippi “La mela di Paride. Bellezza e autodeterminazione femminile tra mito e psicoanalisi”. Per celebrare lo Zonta Day, nella serata faranno il loro ingresso due nuove socie: l’insegnante Antonietta Capra e la promessa del ciclismo italiano, Gaia Tortolina. Al termine un’apericena per sostenere il service “Sempre Belle, aiuto alle donne in chemioterapia” ( è ancora possibile prenotarsi al 0131 236373-3470014385 – costo euro 25,00).

La conferenza è aperta al pubblico a ingresso libero.

Bellezza e autostima sono spesso legate, lo sanno bene le donne che stanno affrontando il difficile ciclo della chemioterapia. Zonta vuole quindi portare un contributo in più, da parte di un medico, psicoanalista, sull’argomento che lo tratterà in modo interessante e affascinante, partendo appunto dalla contesa della palma della bellezza. Quando Paride, figlio di Priamo, diede la mela che la rappresentava ad Afrodite, dea dell’amore erotico. In cambio, Afrodite gli donò Elena, la più bella delle donne, già sposa però di Menelao, dando così origine alla guerra di Troia.
Ma la bellezza evidente tra le dee e le eroine, si accompagna spesso a una forte consapevolezza di sé e alla capacità di autonomia e autodeterminazione. Nel corso della conferenza verranno quindi portati altri esempi epici conducendo i presenti in un viaggio, tra mito e psicoanalisi.
Il relatore Alessandro Defilippi, è docente presso Istituto di Psicologia Analitica e Psicodramma, nonché affermato scrittore: ha esordito con Una lunga consuetudine (Sellerio, 1994), cui sono seguiti molti altri titoli pubblicati per Mondadori ed Einaudi. Il suo nuovo romanzo è uscito nel 2017 e si intitola “Donne col rossetto nero” (Einaudi). Nel 2003 è stato coautore della sceneggiatura del film Prendimi l’anima, sulla vicenda Jung-Spielrein, diretto da Roberto Faenza.
E’ stato relatore in numerosi congressi nazionali ed è autore di articoli relativi alla psicologia analitica, in particolare ai suoi rapporti con la letteratura e con il mito. Collabora con La Stampa, Torino Magazine, Quilibri e Tuttolibri.