Investimenti [Il Flessibile]

 CorriereAldi Dario B. Caruso

 
Investire per il futuro appare un concetto fuori tempo.

I nostri genitori, e i loro prima ancora, ci hanno insegnato quanto sia fondamentale guardare in prospettiva.

Non è un’idea romantica, tutt’altro; è legata al concreto, poi divenuto pragmatismo.

Oggi si potrebbe parlare di programmazione, se non fosse che programmare ha acquisito un significato virtuale, quindi non concreto per definizione.

Per fortuna però ad investire per il nostro futuro ci pensano gli altri.

Non è una baggianata e ve lo dimostrerò con un racconto concreto.

Nel tardo pomeriggio di un 31 ottobre qualsiasi, in un centro commerciale i bambini scorrazzano allegri con i più orrendi travestimenti, in mano una sporta di panno lenci color zucca.

Investimenti [Lettera 32] CorriereAl

I bambini, a rotazione, entrano nei negozi domandando festosamente: “Dolcetto o scherzetto?” tra i sorrisi ebeti e gli ammiccamenti rassegnati dei presenti, commessi compresi i quali rispondono altrettanto allegramente: “Dooolcetto!!!” e consegnano una manciata di cioccolatini.

I pargoli a quel punto, dopo aver riposto i dolci nella bisaccia, si allontanano alla volta di nuovi commessi.

Quand’ecco che al bancone del bar si avvicina un bambino, carino e magrolino, vestito da Harry Potter.

Al suo seguito ci sono mamma e papà, due figure rubizze e gioconde in evidente stato di sovrappeso, il papà tenendo in braccio la piccola Hermione Granger, bellissima e delicata come il fratellino.

A quel punto Harry Potter si alza sulle punte dei piedi e con un filo di tremula voce dice: “Do…dolcetto o… scherzetto…?”

Il barista si abbassa sul bancone per percepire meglio la timida richiesta, poi alza lo sguardo, osserva i genitori, legge negli occhi di Hermione lo stesso imbarazzo del fratellino, si abbassa ulteriormente, sussurra qualcosa nell’orecchio di Harry e con la mano destra gli dà un paio di buffetti sulla testa.

Harry Potter rifiorisce, si illumina e con gli occhi radiosi di una nuova prospettiva dice a voce alta: “Grazie!” e se ne va correndo.

Anche Hermione saluta festosa con la manina il gentile barista mentre papà e mamma si ritirano mostrando le spalle e due culoni con quattro natiche ballonzolanti e offese.

Possiamo solo immaginare le parole che il barista sussurrò al piccolo Harry.

Nel nostro caso hanno sicuramente rappresentato una speranza per il futuro, quella speranza che non tutti i genitori riescono a trasmettere ai propri figli.