Cara Carla,
siamo felici per la tua elezione all’unanimità a Presidente dell’Anpi. Una scelta importante e molto significativa. Per la prima volta una donna assume il compito di guidare l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Per la prima volta a ricoprire questa carica è chi non ha partecipato, per ragioni anagrafiche, alla Resistenza.
E’ un doppio passaggio di consegne, di genere e generazionale. Entrambi estremamente importanti. Valorizza il ruolo che le donne hanno avuto nella resistenza contro l’antifascismo, nella ricostruzione del nostro paese, nella difesa e nell’ampliamento della democrazia, nell’affermazione di nuovi e fondamentali diritti, nelle grandi battaglie di civiltà che hanno visto il movimento delle donne in primissima fila. Allo stesso tempo sottolinea la continuità e l’attualità della lotta contro il fascismo, che assume forme diverse ma non meno pericolose che nel passato. Basta pensare all’ondata di xenofobia e razzismo che sta prendendo piede in Europa e nel nostro paese.
La tua elezione consolida la giusta scelta operata dall’Anpi di aprire le iscrizioni anche ai non partigiani, confermando che questa organizzazione è un’istituzione civile della democrazia nel nostro paese, che non può esaurirsi con l’inevitabile venire meno di quella generazione alla cui generosa e coraggiosa lotta dobbiamo la libertà e la democrazia, beni che vanno continuamente difesi ed estesi.
L’Altra Europa con Tsipras