Nella serata di martedì, nell’aula consigliare del Comune di Alessandria, si è svolta la seconda convocazione della Consulta per le Pari Opportunità, durante la quale le consultrici, alla presenza dell’Assessore alle Pari Opportunità Cinzia Lumiera, hanno proceduto all’elezione della Presidente, della Vice Presidente e del Segretario di questo importante organo consultivo.
A fianco di Vittoria Poggio, eletta Presidente, opereranno la Vice Presidente Carlotta Sartorio e la Segretaria Emiliana Conti.
L’Assessore Lumiera, che ha dato piena autonomia alla Consulta nella scelta dell’ufficio di Presidenza, sottolinea l’importanza del voto unanime delle Consultrici (“assenti totalmente le Consigliere elette di minoranza, come mai? Forse le pari opportunità non sono più così importanti?”)
La Presidente Poggio, nel suo discorso di saluto, ha precisato che “quello della Consulta è un ruolo centrale nelle dinamiche finalizzate a mettere in campo politiche che sappiano rimuovere ostacoli e discriminazioni, costruendo, come avvenuto in questi anni, una rete larga e partecipata con istituzioni, associazioni, sindacati ed enti, valorizzando l’immenso patrimonio che le associazioni ed il volontariato immettono ogni giorno nel tessuto sociale”.
La Consulta nasce infatti per soddisfare i principi di parità di genere contenuti nella Costituzione Italiana agli articoli 3 e 37, tradotti ed applicati nelle disposizioni Comunitarie e Nazionali che via via si sono succedute per garantire il rispetto e la presenza della donna nel tessuto sociale ed ammnistrativo della società.
L’Assessore Lumiera, nel ricordare che sono in cantiere importanti iniziative per
sensibilizzare le coscienze in occasione del 25 novembre 2017, data nella quale ricorre la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne ed alla quale il Comune di Alessandria parteciperà con particolare attenzione, segnala un’importante iniziativa di cui si vorrebbe occupare insieme alla Consulta: creare delle postazioni per le mamme che allattano.
“Io stessa – afferma Cinzia Lumiera – ho sperimentato all’epoca l’assenza sul territorio di strutture pronte ad accogliere la donna in un momento così delicato. Credo che sia doveroso garantire questo diritto soprattutto presso gli edifici istituzionali e penso al Palazzo Comunale, alla Biblioteca ed eventualmente ad una collaborazione con i commercianti all’interno dei loro negozi. Non dimentico inoltre i cosiddetti “parcheggi rosa” per le donne in gravidanza che mi piacerebbe rivedere in Città, sarebbe un segnale di grande civiltà. Mi piacerebbe cominciare da questo , dal momento in cui la donna crea un’altra vita, per poter continuare poi ad agire su tutto il percorso femminile”.
