“Qui il mio bisnonno, un secolo fa, cominciò a vinificare le uve delle nostre vigne: e qui sono orgoglioso di inaugurare oggi la mia nuova cantina, che guarda ai prossimi decenni”. Daniele Olivero, con la sua laurea in viticoltura ed enologia, è l’emblema della nuova generazione di vignaioli: istruiti, preparati, ma soprattutto entusiasti, ed innamorati della propria terra. L’Azienda Agricola Olivero Daniele ha sede a Cassine, proprio di fronte alle piscine. Mentre le vigne, di tradizione secolare, si estendono sulle colline poco distanti, in un contesto naturale di grande piacevolezza, dove il silenzio è interrotto soltanto dal canto di uccelli e cicale. Daniele Olivero è stato premiato quest’anno con il Premio Marengo doc Giovani.
Dottor Olivero, lei è un giovane viticoltore ed enologo: tradizione di famiglia ormai quasi secolare…
Ne sono consapevole, e mi fa piacere poter consolidare una tradizione di famiglia che ormai attraversa quattro generazioni. Proprio qui, dove oggi nasce la nostra nuova cantina, il mio bisnonno venne a vivere intorno al 1915, per poi cominciare a vinificare intorno al 1920: ci avviciniamo al centenario insomma, e cercheremo di festeggiarlo adeguatamente.
Premio Marengo doc Giovani 2017 con una Barbera del 2016, La Classica: che vino è?
Un vino pieno di passione, e di forza. La terra rossa delle nostre colline, qui nel Monferrato acquese, è particolarmente adatta alla produzione di vini rossi di qualità e carattere, e credo che La Classica premiata dal concorso della Camera di Commercio sia un vino che rappresenta pienamente la storia del nostro territorio.
La sua nuova cantina ormai è pronta: con quali aspettative?
Ci abbiamo lavorato un anno, e se penso che negli stessi locali un tempo c’era la stalla della casa dei miei nonni, avverto un forte senso di continuità, e al contempo di trasformazione. E’ giusto così del resto, bisogna saper stare al passo con i tempi, e interpretarli. Qui, con mattoni a vista che recuperano la tradizione, abbiamo allestito una moderna struttura di degustazione e accoglienza: perché i clienti occorre saperli raggiungere a casa loro, ma anche riceverli, portarli nelle vigne, raccontare loro come nasce, e cosa rappresenta, la bottiglia che stanno degustando.
A Cassine comincia il Monferrato acquese: che rapporti avete con gli altri produttori?
Si comincia a fare rete, per fortuna. Non è facile, abbiamo dovuto vincere resistenze e diffidenze di ogni tipo, anche comprensibili. Oggi però i tempi sono maturi perché i singoli piccoli produttori di qualità facciano squadra, per valorizzare in maniera collettiva il territorio, e naturalmente i vini che ognuno di noi produce, e che sono il nostro biglietto da visita.
Chi sono i vostri clienti?
Privati, enoteche, ristoranti di livello. Chiunque sia in grado di apprezzare il buon vino di qualità. Per lo più clientela italiana, senza naturalmente trascurare l’estero, se troviamo nicchie interessanti.
Quanto ‘pesano’ web e social nelle vostre strategie commerciali?
Il web ha cambiamo completamente il modo di vivere, di consumare, di acquistare. Nessuno può prescinderne, anche nel nostro settore. Per questo abbiamo messo a punto non solo un nuovo sito aziendale, ma anche una vera e propria immagine coordinata, e una precisa strategia di presenza sui social network, che sono uno strumento formidabile per farci conoscere, e per tenere costantemente aggiornati clienti ed estimatori sulle nostre attività e proposte.