Tre giorni nei quali parlare di turismo responsabile e immergersi in esperienze emozionali. Dal 20 al 22 ottobre IT.A.CA’ Migranti e Viaggiatori, il Festival del Turismo Responsabile effettua la sua unica tappa piemontese in Monferrato abbracciando l’area collinare fra il Casalese e l’Astigiano con momenti di riflessioni, mostre, convegni e spettacoli, senza dimenticare la scoperta di un’area recentemente premiata da flussi crescenti di visite grazie alla ricca mescolanza fra arte, enogastronomia e natura.
Turismo responsabile rappresenta, secondo i promotori Max Biglia e Irene Deambrogio (che hanno incassato la collaborazione della Confraternita degli Stolti e di numerosi partner istituzionali, operatori culturali e turistici del territorio) un’occasione “per riflettere sui diritti e rovesci del viaggio, vicino e lontano da casa”.
Per tale ragione i temi di approfondimento saranno tanti e seguire il festival diventerà un modo per fare formazione ma anche per viaggiare sul territorio monferrino.
L’apertura di venerdì 20 ottobre è affidata al borgo nord astigiano di Portacomaro, dove la Bottega del Grignolino ospiterà un pomeriggio ricco di momenti. Dalle 15 si parlerà di colture biologiche e di Grignolino, il vino simbolo del territorio, per continuare con le emozioni della cerca del tartufo al chiaro di luna e con la possibilità di conoscere in diretta vini biologici naturali presso la locale Casa dell’Artista.
Sabato 21 ottobre ci si sposta nel moncalvese e precisamente fra Ponzano Monferrato e il vicino Santuario di Crea dove, nella sede firmata Unesco del Parco del Sacro Monte di Crea, vi saranno interventi sull’ambiente, il territorio e il turismo dolce. Il pomeriggio sarà assai pratico e all’insegna delle tradizioni: a Mombello Monferrato, nella verde conca della Valcerrina, si terrà una camminata naturalistica che celebrerà l’antico rito della “Curmà”, il gustoso e conviviale ritrovo che è solito ristorare i vendemmiatori dopo le fatiche della vendemmia. Un’opportunità di scoperta dei paesaggi monferrini ma anche di testare la merenda sinoira improntata sulla storica tradizione della Curmà, il tutto con un tocco teatrale e scenico.
Il Castello dei Paleologi, nel cuore della città di Casale Monferrato, farà da scenario per la giornata finale di domenica 22 ottobre. Dopo un inizio “su due ruote”, grazie alla pedalata che porterà sulle rive del Po, fra collina e pianura, alcuni incontri porteranno il pubblico a conoscere progetti artistici sostenibili fra vigne e risaie ma consentiranno di incontrare i giovani produttori vitivinicoli, conoscere l’autentica “dispensa monferrina”, curiosare fra le soluzioni architettoniche per l’ecoturismo e, prima di cedere alle tentazioni della “Merenda del Contadino”, chiacchierare con la scrittrice Fioly Bocca.
Gran finale al teatro Municipale di Casale Monferrato, in serata, con “Sconfinando”, spettacolo dall’eloquente titolo, che porterà azioni teatrali e canzoni di e con Giorgio Conte e Alessandro Nidi.
Perché il festival arriva proprio in Monferrato?
“Semplice! Perché credo siano questi i giusti luoghi e il giusto tempo dove poter imbastire opportunità, valori e nuove consapevolezze. Incontrarsi, conoscersi e raccontarsi in maniera semplice, così com’è il Monferrato; territorio di pianura, colline, fatiche e inimitabile bellezza.
Il nostro territorio, ospita scenari naturalistici che si fondono, caratterizzando un luogo che può vantare una grande varietà paesaggistica e culturale. Noi abbiamo l’arduo compito e la responsabilità di tramandare e innovare il vissuto dei nostri padri e di quelle genti che hanno popolato queste terre, noi, quali portatori del loro pensiero, dei loro desideri, delle loro cure e del loro sapere, per vivere nel presente un momento di serenità in Monferrato!”