Pur trattandosi di situazioni molto diverse, ‘l’eco’ della Catalogna rimbalza fino a Chivasso, inevitabilmente: e sul comitato “Piemonte Autonomo” si accendono i riflettori di tutta la politica regionale, e non solo.
L’iniziativa era già stata preannunciata la settimana scorsa da Riccardo Molinari, segretario nazionale della Lega Piemont.
Lunedì mattina a Chivasso la presentazione ufficiale: “distanti pochi metri da dove fu sottoscritta nel 1943 la Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine – dichiara Molinari – abbiamo presentato il Comitato “Piemonte Autonomo” per promuovere il referendum sull’autonomia della nostra Regione. Il Comitato è aperto a tutti e si propone di avviare l’iter costituzionale, come già fatto da Lombardia e Veneto, per arrivare ad ottenere più competenze legislative per il Piemonte e di conseguenza trattenere maggiori risorse sul territorio rispetto ad oggi, dato che ogni anno regaliamo 10 miliardi di euro di tasse dei piemontesi allo Stato centrale. Ho letto le dichiarazioni dell’amico Coordinatore Regionale di Forza Italia Gilberto Pichetto sul tema e da subito gli propongo di aderire col suo partito al Comitato per condurre insieme questa battaglia”.
La Carta di Chivasso del 1943 prevedeva la realizzazione di un sistema politico federale e repubblicano su base regionale e cantonale, e da lì la Lega Nord Piemont prova a ripartire, ovviamente in chiave moderna: “Dal 2001, data dell’entrata in vigore del nuovo Titolo V della Costituzione, nessuna regione è riuscita a ottenere nulla dalle trattative previste dall’articolo 116 nei confronti dello Stato centrale, anche il Piemonte ci aveva provato nel 2004, ma si è arrivati ad un nulla di fatto” – prosegue Riccardo Molinari, Segretario Nazionale Lega Nord Piemont – “abbiamo chiesto alla maggioranza in Regione del PD di calendarizzare una proposta di legge che disciplini il referendum consultivo, indispensabile per poter indire il Referendum sull’autonomia. Soltanto con la forte legittimazione data dal voto popolare il governo regionale potrà pretendere da Roma la più ampia autonomia legislativa e fiscale prevista dalla Costituzione, seguendo Lombardia e Veneto che hanno già indetto un referendum in merito per il 22 di Ottobre.
Serve mobilitare l’opinione pubblica fuori dal palazzo per pungolare il presidente Chiamparino e garantirci il diritto al voto, per poter così trattenere parte dei 10 MLD di euro di tasse che il Piemonte regala allo Stato centrale ogni anno. Solo così queste risorse potranno rimanere sul nostro territorio per creare sviluppo e favorire una maggior assistenza sociale e sanitaria nella Regione Piemonte”.
Il comitato è libero, apartitico e aperto a tutti i cittadini, associazioni ed enti locali.