Precisazioni sul nome del liceo classico di Alessandria

Rigenerazioni Urbane, creatività e giovani: un convegno nell’Aula Magna del Liceo Saluzzo, e tornei di calcetto e basket aRigenerazioni Urbane, Creatività e Giovani. È questo il titolo del convegno che si terrà venerdì 19 maggio, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, presso l’Aula Magna del Liceo D. R. Saluzzo di Alessandria. Si tratta del momento conclusivo del Progetto Nuove (Ri)Generazioni Urbane, di cui il Comune di Alessandria, Assessorato alle Politiche Giovanili, è capofila; il progetto è realizzato grazie al contributo dell’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani e della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. Il progetto si è sviluppato nell’arco di un anno e mezzo, e ha coinvolto i ragazzi partecipanti in percorsi di educazione alla legalità, progettazione partecipata, ricerca e politiche di rigenerazione urbana. Obiettivo del convegno è dunque mostrare come «la ricchezza di un territorio è data dalla sua capacità di rinnovarsi, insieme ai giovani, attivando i propri spazi per costruire reti e risorse, moltiplicando le occasioni di crescita culturale, sociale ed economica». Il programma, dopo i saluti istituzionali del Sindaco, dell’Assessore alle Politiche Giovanili e dell’Assessore alla Coesione Sociale del Comune di Alessandria, del Dirigente dell’I.I.S. Saluzzo - Plana e di un rappresentante dell’ANCI, prevede alcuni interventi, introdotti dal moderatore Prof. Michele Maranzana. Un’idea di città condivisa è il contributo di Ilda Curti, esperta in politiche di rigenerazione urbana; Alessandria e le Nuove (Ri)Generazioni Urbane è invece la presentazione dei progetti locali di recupero spazi urbani a cura dei giovani protagonisti; Adriano Cava, Pietro Forti, Lorenzo Fabi e Matteo Magara, studenti liceali e universitari della redazione del mensile “Scomodo”, porteranno l’esperienza di SCOMODO – un giornale, 200 studenti e tanti luoghi da far rivivere. Infine Marco Ranieri, collaboratore delle Politiche Giovanili della Regione Puglia, parlerà di Laboratori urbani – mettici le mani: vecchi edifici per giovani idee. Nel pomeriggio, dalle ore 14.00 alle ore 17.00, sono previste inoltre delle attività per i ragazzi presso il Parco Carrà, luogo dove sono stati fatti interventi concreti di Rigenerazione Urbana, e dove alcuni spazi per i ragazzi sono stati ripensati e rinnovati, e sono nuovamente a disposizione della cittadinanza. Il campetto da basket proprio in questi giorni è sottoposto a un nuovo intervento di verniciatura, per rinnovare e rendere durevole l’opera grafica di Gue, artista siciliano che proprio per il disegno del campo ha avuto notevoli consensi. Il campo da calcio, è stato dotato di nuove porte e recinzione, mentre un intervento di ripavimentazione è stato effettuato nella pista da skate. Nei campi da basket e di calcetto freschi di interventi di ristrutturazione vi sarà pertanto il primo Torneo Nuove Rigenerazioni Urbane tra squadre rappresentative degli Istituti Superiori cittadini. “Il mio primo Cittadino Albero” è invece la festa ambientale con i bambini per l’avvio della nuova piantumazione di alberi nel parco, in collaborazione con la scuola Morando, il Giardino Botanico “Dina Bellotti”, la Ludoteca C’è Sole e Luna. l Parco Carrà CorriereAlAlcune precisazioni. Il Liceo Classico “Plana” non esiste. Esiste un Liceo chiamato “Saluzzo-Plana”, da quando il “Plana” fu incorporato dal Ministero P.I. al “Saluzzo”: in tali casi prevale il nome della scuola più grande e sparisce quello della piccola. Unico evento in Italia, rimase il nome “Plana” ma giustamente dopo “Saluzzo”.

Noi del “Saluzzo”, quando fu comandata l’incorporazione, non fummo contenti; il nostro istituto contava già più di 800 allievi e più di 100 docenti. Sarebbe stato più logico accorpare il “Plana” con lo Scientifico “Galilei“. Non ti dico lo stupore dei docenti del “Plana” al primo collegio dei docenti, quando si accorsero che noi del “Saluzzo” non eravamo onorati da tale fusione, che peraltro ci fu imposta.

Ciò che il popolo ignora è che l’arrivo in una scuola di un docente dipende dal caso: un pensionamento, un decesso, un trasferimento improvviso. Quando un docente arriva in una scuola per lui “comoda”, magari dopo la gavetta e dopo aver girato la provincia, non chiede quasi mai il trasferimento perché esso comporta la perdita di parte del punteggio e il rischio, in caso di diminuzione di una classe, perché è il primo a perdere il posto. Così si spiega il fatto che anche le scuole ritenute prestigiose hanno alcuni docenti sotto la soglia della tollerabilità, e altre ritenute meno prestigiose, abbiano docenti di qualità eccelsa.

Basti leggere i nomi del docenti del “Saluzzo” degli ultimi 50 anni per comprenderlo: Bice Garavelli Mortara, Franco Livorsi, Adelio Ferrero, Dino Bonabello, la prof. Buscaglia di francese, Cassinelli di latino, Ferraris di filosofia, presidi Garuzzo, Pietrasanta, Picchio ecc.

Non altrettanto si può dire del “Plana” dopo i mitici anni ’70, a parte il prof. Carbonero, una gloria nazionale, e qualche altro. Fermo restando che solitamente il docente più bravo è colui che non cerca di apparire, e fa il suo lavoro con umiltà.

Dunque, poiché il “Plana” come nome non esiste più per decisione ministeriale, da anni, tutta la discussione appoggia sul nulla. E per primo Umberto Eco avrebbe respinto tale onorificenza: lui sì aveva stile, non vanagloria.

 

Elvio Bombonato – Alessandria

 
Ps: Come mi è stato giustamente rilevato su Facebook, ho sbagliato a fare i
nomi dei docenti del”Saluzzo” perché a 71 anni ne dimentichi qualcuno. Per esempio il grandissimo docente di scienze prof. Guido Giudice, laureato alla Normale. Inoltre ho omesso il nome di tanti altri eccellenti colleghi, con alcuni dei quali ho tuttora proficui contatti. Due grandi italianisti, il prof Giuseppe Grassano, il primo in Italia a proclamare il valore anche stilistico e linguistico di Primo Levi, insegnò all’Istituto Tecnico di Novi; Delmo Maestri, il “fratello maggiore” di Umberto Eco, insegnò sempre a Ragioneria, senza sentirsi sminuito. Per chiudere una battuta: se cambiassimo Plana con Eco, il nome dell’Istituto diventerebbe Saluzzo-Eco: la testata di un giornale.