Grigi: il 4-4-2 e “quattro nitide occasioni”

Grigi: il 4-4-2 e “quattro nitide occasioni” CorriereAldi Jimmy Barco

 

 

Che la situazione in casa mandrogna sia di quelle difficili penso non si possa discutere. Che poi questa stagione agonistica costi a Di Masi come (se non di più) di quella passata mi pare un altro dato da non trascurare.

E’ altrettanto vero che Pasquale Sensibile in estate doveva dare una ramazzata poderosa (inevitabilmente a costi faraonici, in tutti i sensi) ed era necessario pure cambiare anagraficamente i connotati del collettivo. La ramazzata c’è stata ma purtroppo in certi angolini la scopa non è riuscita ad arrivare, e il ringiovanimento della rosa è stato posto in essere ma non sappiamo ancora di che pasta siano fatti i giovani virgulti arrivati alla corte di Stellini.

Quanto poi alla scelta di un allenatore esordiente (pur blindato dalla supervisione di Cerri) lo sapevamo tutti che era un salto nel buio: non sappiamo ancora però se ci sarà un paracadute se le cose dovessero volgere al peggio.

Gli sportivi alessandrini hanno dimostrato di aver sostanzialmente fiducia nel nuovo corso abbonandosi in buon numero, e tutti quelli che si dicono ancora delusi dal passato è probabile che tengano questo atteggiamento più per un alibi non richiesto che non per autentica convinzione.

Tutto vero e verificabile quello che ho scritto fin qua, se non che a fine settimana si gioca e tutti questi discorsi se li porta via il vento.

Fino ad oggi in campionato abbiamo raggranellato la miseria di tre punti Lasciatemi soffrire in pace: viaggio di un tifoso grigio attraverso le ultime giornate di 'follia' CorriereAl(in altrettante trasferte) in quattro partite, non abbiamo mai convinto sul piano del gioco e in un’occasione ci hanno asfaltato senza pietà (vedi match contro il Livorno). Abbiamo fin qui subito 5 gol presi l’uno in maniera diversa dall’altro; ne abbiamo segnati due invece nell’unico modo che pare al momento possibile, cioè grazie ad invenzioni di Gonzalez (un gol e un assist determinante).

Fino ad oggi abbiamo visto un turn over di giocatori forsennato; moduli che cambiano improvvisamente dopo mesi passati a lavorare su altre soluzioni; giocatori imprescindibili e altri giubilati all’improvviso. Caselle ricoperte da giocatori chiaramente inadatti al ruolo e al modulo, ed elementi costretti a fare i podisti anziché dare qualità e imprevedibilità alla manovra, obiettivi per i quali erano stati individuati.
"Incredibbile" al Mocca [Le pagelle dell'Orso Grigio] CorriereAlD’accordo: Mourinho chiese a Eto’o di sacrificarsi a fare, in determinate situazioni tattiche, il terzino e lui lo fece ma l’Alessandria non è l’Inter, Stellini non è Mou e Sestu non è Eto’o, benché l’esterno mandrogno abbia fatto il quinto a destra con grande applicazione.

Se poi si pensa di far fare a Gonzalez il maratoneta proviamoci, ma penso che l’argentino sia indispensabile per inventare due o tre ‘folate’ a partita nelle quali qualcosa di positivo succede sempre.

Se il podismo a tutti i costi fosse il prezzo da pagare per vedere in campo una squadra organizzata, equilibrata che sa sempre quello che deve fare allora viva il podismo.

Purtroppo fino ad oggi abbiamo visto undici giocatori, quelli con la maglia grigia, che corrono tanto perché spesso non sanno dove andare e spesso arrivano nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Ho la sensazione che la nostra squadra sia formata da giocatori che parlano lingue calcistiche diverse e che la presenza di qualche giocatore in particolare escluda l’utilizzo di altri.

Ed è inutile raccontarci la favoletta che ci manca un elemento con queste o con quelle caratteristiche tanto chicchessia non può arrivare se non nella finestra di mercato di gennaio, cioè dopo la terza giornata di ritorno.

A questo punto dobbiamo solo sperare che la squadra trovi un modulo sul quale lavorare, un’omogeneità tecnico tattica fra coloro che scendono in campo, un equilibrio che oggi manco si intravvede e un’autorevolezza che solo il gioco organizzato può garantire.

Non datemi del disfattista perché non lo sono di natura e permettetemi oggi di rimandarvi agli obiettivi di stagione e al fatto che, se noi miglioriamo, le avversarie ben difficilmente avranno involuzioni di sorta.

Prima quindi ho esposto problemi e preoccupazioni adesso mi limito a certi comportamenti davvero curiosi da parte di una certa stampa dopo il pareggino di Siena. Sembrerebbe che alcuni critici sportivi di casa nostra siano riusciti a vedere nella città del Palio cose che nessun altro ha visto.

Per esempio per qualcuno di loro “abbiamo intrapreso la strada giusta“, oppure “si sono notati sensibili miglioramenti“. Altri hanno addirittura scritto di “ quattro palle gol“ create dai Grigi a Siena. Ora, dato che in quell’ora e in quel giorno al Franchi Siena ed Alessandria hanno giocato una sola partita, quella, per intenderci, che abbiamo visto tutti di quella si parla e si scrive e non di quella che ci piacerebbe aver visto.

D’altronde a Siena c’è pure qualche analfabeta del calcio che ha visto (e scritto) giocare la nostra squadra con il 4-4-2 …. Sì, lo so, ha giocato di nuovo Celijak quinto mancino (!), ma la squadra applicava comunque il modulo 3-5-2. Il 3-5-2, capito?