La Nave di via San Lorenzo è pronta a salpare, e a prendere il largo nel mare tempestoso del commercio alessandrino? Se lo chiedono in tanti in questi giorni, via via che si avvicina la data dell’open day inaugurale, fissato per sabato 30 settembre: “non la vera apertura del centro commerciale, che sarà ai primi di novembre – precisa Antonio Marzano (foto sotto), il coordinatore del progetto che ha ‘ripreso’ vita lo scorso luglio -, ma l’occasione per mostrare agli operatori interessati, ma anche a tutti gli alessandrini che saranno poi clienti del centro, di che cosa si sta parlando”.
La Nave di via San Lorenzo guarda avanti a sé, ma la struttura ha alle spalle un passato pesante, non ancora del tutto risolto: “Tra pianterreno, primo e secondo piano – spiega Pietro Bigotti, uno dei proprietari dell’immobile – ci sono 29 spazi commerciali, di varie metrature, dai 28 metri fino ai 500, per intenderci. Su 4 o 5 di questi (compresi i 500 metri del secondo piano, con ulteriori 200 metri di mansarda) pende però ancora la spada di Damocle del tribunale, legata al fallimento della precedente proprietà: per cui stiamo cercando di dialogare con il curatore, per capire se intanto vogliono provare anche loro ad affittare. In ogni caso, già oggi gli spazi per attività commerciali disponibili sono circa 25 (con complessivamente 6-7 diversi proprietari), e abbiamo già una cinquantina di manifestazioni di interesse. In queste settimane decideremo a chi assegnarli, ovviamente con una logica di non concorrenza, ossia evitando doppioni”.
No, insomma, ad attività concorrenziali troppo vicine. Al pianterreno e al primo piano in realtà non mancano i negozi già ‘prenotati’, con marchi anche di grande notorietà: uno su tutti, Paglieri Profumi. “E certamente ci sarà un bar sala da the – aggiunge Bigotti –, ma anche una panetteria, e ci sono alcuni spazi attrezzati anche per ospitare eventualmente una pizzeria, o altre attività che necessitano di canna fumaria”. E poi ancora associazioni culturali e di volontariato e professionisti, mentre una porta rimane aperta anche con il comune di Alessandria: “Il dialogo con la nuova amministrazione c’è, e speriamo possa uscirne qualcosa di costruttivo e utile per tutti: certo, se fosse decollato il progetto di collocare nell’open space al secondo piano (500 metri quadrati, più 200 di mansarda) la gestione centralizzata dei tributi, avrebbe significato avere qui di passaggio almeno 2 mila persone al giorno…”.
Insomma, l’ambizione dei diversi proprietari di spazi all’interno dell’ex mercato coperto è far decollare un centro moderno e accogliente, nel cuore della città: nella via, San Lorenzo, che del commercio alessandrino è sempre stata un po’ la culla. Ma, attenzione, tocca ad un altro dei proprietari, Riccardo Fossati, precisare che la Nave di Alessandria è operazione di business, e non di beneficenza: “Ha molto colpito la nostra decisione di offrire un anno di affitto gratuito, ma precisiamo che si tratta semplicemente di una promozione: per chi sigla un accordo pluriennale di almeno 4 anni, c’è la possibilità di pagarne uno di meno, ‘spalmando’ però una quota già dal primo anno: chiariamo che non si può arrivare qui, starci un anno gratis e andarsene. Non funziona così”.
Capitolo affitti, appunto. Le trattative saranno comunque individuali, ma qualche parametro è significativo: gli spazi più piccoli, fra i 22 e i 30 metri quadrati, vengono affittati intorno ai 300 euro al mese, per uno spazio da 100 metri si parla di circa 1.000 euro al mese. Con, appunto, la possibilità di spalmare, ad esempio un affitto triennale su quattro anni: “ottenendo di fatto un anno in omaggio”. Basterà questo ‘sconto’, insieme ad altri elementi di sicuro ‘appeal’, ad attrarre esercenti e professionisti, e poi soprattutto clienti? “La sfida è lanciata, noi ci crediamo – conclude Antonio Marzano –, e invitiamo tutti gli alessandrini a venirci a trovare all’open day di sabato 30 settembre”. Poi si vedrà.
Ettore Grassano