10 a Enrico Sozzetti, zero agli anonimi del web! [Le pagelle di GZL]

Il Comune di Tortona intensifica la videosorveglianza contro l’abbandono di rifiuti CorriereAldi Graziella Zaccone Languzzi

 
1) All’anonimo incivile del web. In quattro anni di pagelle con voto da 2 a 10, caro Corriereal, mi concedi uno ZERO ben meritato a chi indirizzato? Titolo: “Il silenzio assordante di CorriereAl” ….fa impressione quello spazio vuoto a cui ci eravamo affezionati, quello dei commenti dei lettori: ma ci dovremo abituare, d’altra parte era necessaria una tutela per il giornale in primis, e poi per i personaggi intervistati o citati negli articoli, per gli Enti pubblici amministrativi, politici, istituzionali. Corretto anche per i commentatori che ci mettevano la propria faccia senza timore, con onestà e la qualifica di persona adulta, civile e rispettosa nel postare la propria opinione a viso aperto. Ci sono stati anche commentatori anonimi, va detto, che non sono mai andati fuori dalle righe, senza attaccare e insultare chiunque. Ma la linea che divide chi si firma e chi no permette un confronto impari tra una identità reale senza protezione e una astratta, dentro uno scafandro protettivo. Quando miei commenti sono stati attaccati dal solito anonimo con il vizietto di controbattere ad ogni mio intervento, dandomi dell’ ignorante su argomenti che invece conosco a menadito, io reagii dandogli del codardo e altro, e l’anonimo quasi offeso rispose che: “per la sua posizione pubblica, non poteva firmarsi”; ma tu pensa, quel bel tipo doveva difendere la sua immagine pubblica, mentre io “una qualunque” perché ritenuta tale, avrei dovuto subire? Per fortuna sono “corazzata” caratterialmente, ma ritengo che per le persone più vulnerabili nella comunità online gli attacchi di un anonimo rasentino una forma di bullismo da condannare. Quindi agli anonimi incivili, e irrispettosi suggerisco di continuare con il loro cattivo comportamento in altri lidi: se non volete mostrare la faccia tacete, rinunciate al vostro vizietto di celarvi nell’ esprimere le vostre opinioni, con danno anche per chi non ha nessun timore di mostrarsi nel dire ciò che pensa.
Voto: 0 (zero!)

 

2) A Enrico Sozzetti. Non è la prima volta che assegno il massimo voto ad un Sozzetti Enricogiornalista, in questa città e dintorni qualche buon giornalista ce l’abbiamo. Sono però rari i giornalisti di inchiesta che nei loro articoli ci fanno conoscere quei fatti che noi popolino non dovremmo essere tenuti a conoscere. Mercoledì 20 settembre Sozzetti è uscito su Corriereal con una “chicca” che ha diritto di essere riportata alla conoscenza di chi se la fosse persa:
“Amazon (!) di Alessandria e Borsalino che rinvia [Centosessantacaratteri]”. Tralascio la parte Borsalino e tiro fuori la “chicca” Amazon: “Le occasioni mancate? Ad Alessandria si comincia davvero a perdere il conto di quante siano state finora. Anche perché di molte non si è mai venuti a conoscenza. Una di queste si chiama Amazon”. Qui mi fermo, però mi piace riportare un particolare: a Vercelli da pochi giorni è operativo il centro di distribuzione, centomila metri quadrati per 65 milioni di euro di investimento, con i primi duecento dipendenti che saranno seicento a regime, e l’obiettivo di raddoppiare entro quattro anni. A questo particolare aggiungo una porzione dell’articolo: “si scopre che ad Alessandria c’erano stati dei contatti con i vertici di Amazon Italia per valutare l’eventualità di un possibile insediamento. Quanto sia stato approfondito il confronto con i rappresentanti dell’allora giunta guidata da Rita Rossa, non è dato sapere con precisione. Ma un carteggio lascerebbe intendere che la valutazione di Palazzo Rosso sia tutto sommato riassumibile così: L’ipotesi di un insediamento logistico nell’area alessandrina appare non prioritaria tenuto conto della prossimità del centro di Castel San Giovanni, a pochi chilometri da Piacenza”.E’ questa la buona politica progressista per creare economia al territorio elettivo e posti di lavoro? Conosco giovani alessandrini che vanno ogni giorno a Piacenza a lavorare, con costi di viaggio che pesano sullo stipendio non certo da nababbi. Ora certe scelte in negativo sono da condannare, perché Alessandria non ha il diritto di rialzare la testa?
Voto: 10

 
3) “Rifiuti ARAL: Asti non li accetta. Riparliamone”. Da La Stampa di Aral, lunedì in Prefettura incontro decisivo. Borasio: “Ma non esiste emergenza rifiuti per i cittadini” CorriereAl 2venerdì 15 settembre a pag.40, nel contenuto di un articolo sui rifiuti giacenti in ARAL, si legge che Gaia, la società astigiana per lo smaltimento, ha deciso di non ritirarli neanche in parte perché dalle analisi pare abbiano riscontrato un eccesso di zinco. A questo punto mi chiedo: “ solo zinco? O anche altro, di cui nulla si viene a conoscere”? Solo una settimana prima, esattamente venerdì 8 settembre su Radiogold, si leggeva che era cominciato lo sgombero dei rifiuti presenti in due dei quattro capannoni di Aral a Castelceriolo, fin allora bloccati, di cui la frazione organica era destinata al termovalorizzatore di Torino e un’ulteriore partita di rifiuti, sempre stoccati in Aral, sarebbe stata trasferita all’impianto Gaia di Asti. Ora Asti non li vuole più ma nella lettura dell’articolo su La Stampa a firma Piero Bottino si legge questa frase di non poco conto: “una corsa a limitare i danni dopo l’inchiesta di Brescia che ha travolto l’azienda di smaltimento. Danni che comunque ci sono: ma l’aspetto dei bilanci, dei soldi persi, di quelli da trovare, di chi debba tirarli fuori è stato rinviato ad una prossima riunione”. L’articolo prosegue con la rassicurazione del Commissario Giacchetti che dice “I rifiuti delle eco balle di Napoli e del Lazio non sono finite nella discarica di Solero/Quargnento” . E’ già qualcosa: ma speriamo che non finisca, come succede sempre, a “tarallucci e vino”, e che ci dicano di chi sono le responsabilità di questa vicenda.
Voto: 2