La prima tra tutte le società pallavolistiche italiane ad averlo fatto è stato il Club Arezzo, noi ci troviamo perfettamente d’accordo con loro e per questo abbiamo deciso di fare altrettanto.
Il vincolo sportivo è, infatti, una realtà comune a tutte le federazioni sportive ed è proprio di questi giorni una presa di posizione di Damiano Tommasi Presidente dell’Associazione Calciatori contro il vincolo sportivo.
Spieghiamo cos’è il vincolo sportivo: con il tesseramento, l’atleta si obbliga a praticare l’attività sportiva nei soli interessi della società o associazione di appartenenza, e si impegna a non praticare il medesimo sport con altro sodalizio, salvo il consenso dell’associato vincolante, per un periodo di tempo che varia da federazione a federazione, ma nella Pallavolo è di 10 anni tra i 14 e i 24 anni.
Nell’art. 10 dello statuto della Federazione Italiana Pallavolo si legge: “il vincolo ha durata annuale per gli atleti di età inferiore ad anni quattordici e per gli atleti di età superiore ad anni trentaquattro, nonché per gli atleti del settore amatoriale.”
Instaurare questo tipo di relazione obbligata, non solo contraddice i contenuti della Carta Olimpica che sostiene il diritto di ogni individuo a praticare uno sport secondo le proprie necessità, ma molto spesso mette i giovani atleti di fronte al cosiddetto “riscatto del cartellino”.
Una pratica, questa, per la quale la società sportiva rilascia il nulla osta a fronte del sodalizio a seguito del versamento, alla stessa, di una specifica somma di denaro.
Nella nostra Società abbiamo approvato un regolamento sul tesseramento che prevede che tutti gli atleti tesserati alla Virtus Alessandria Pallavolo saranno sempre liberi di scegliere il proprio futuro sportivo, basterà comunicare al termine della stagione la volontà di andare a giocare altrove e sarà immediatamente concesso il nulla osta, per noi è fondamentale che ogni atleta abbia la libertà di scegliere in quale società andare a giocare di anno in anno a seconda delle proprie esigenze.
Alla Virtus abbiamo piacere di sapere che i nostri tesserati scelgono di stare con noi e non siano mai obbligati, questo ci stimola anche a fare sempre meglio e lavorare in grande armonia con gli atleti e con le loro famiglie.
Cercheremo anche di aprire un dibattito sul tema del vincolo sportivo perché crediamo che sia necessario un cambio di rotta anche a livello culturale su questi temi per avvicinarci sempre più ai valori dello sport.
Per questo motivo organizzeremo incontri pubblici con esperti della materia e dirigenti sportivi ed ho personalmente interpellato amici Consiglieri Comunali, Regionali, Parlamentari Nazionali ed Europei per portare la discussione anche all’interno delle istituzioni.
* Presidente Virtus Alessandria