Una intera giornata dedicata a celebrare il presidio Borsalino che ha visto avvicendarsi numerosi appuntamenti nel presidio, aperto per l’occasione alla popolazione.
Nel corso della mattinata di sabato, protagonista lo sport declinato in ogni ambito, con un convegno scientifico intitolato “Sport Insieme”, teso proprio a porre in evidenza “il concetto di sport come strumento di rinascita dopo la malattia, perché il recupero delle capacità motorie implica il mettersi in gioco con coraggio per riappropriarsi della quotidianità arricchita da una crescita spirituale e individuale dovuta proprio alla pratica dell’attività fisica”, come ha evidenziato Salvatore Petrozzino, direttore del corso e ora direttore della Riabilitazione alla Città della Salute di Torino.
Numerosi gli interventi dei professionisti sanitari provenienti da ogni parte del Piemonte, a sottolineare come sia necessario ormai lavorare in rete.
Concetto sul quale ha posto l’evidenza l’Assessore alla Sanità Antonio Saitta, che ha ricordato: “La rete è l’unico modo che permette al nostro sistema di elevare e migliorare le prestazioni per il paziente; abbiamo già fatto molto, ma possiamo essere ancora più incisivi, nell’ottica di un miglior utilizzo delle risorse attraverso la concentrazione di attività su una unica azienda, che non hanno impatto per il paziente. Oggi siamo di fronte ad un esempio positivo, che testimonia la qualità della Regione Piemonte, come dimostra più di una ricerca: da quella di Ambrosetti che ci colloca al secondo posto in Italia, ai Lea, sempre al secondo posto. Quindi una buona qualità, sulla quale stiamo migliorando anche sul fronte dell’accesso ai servizi per quanto concerne le liste di attesa”.
Giovanna Baraldi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, ha ricordato che la nascita del sanatorio Borsalino è strettamente legata alla fabbrica Borsalino, che affidò i lavori ad Arnaldo Gardella: “Una opera completata nel 1934, con varie vicissitudini, che ha visto un rinnovamento completo con l’alluvione e che oggi vive per soddisfare i bisogni di salute grazie a professionisti sanitari motivati, competenti, capaci. I pazienti hanno a disposizione vari tipi di riabilitazione: la musica, la pittura, lo sport di cui tanto oggi si è parlato, il rapporto con la terra che oggi si arricchisce con il dono di Anna Canepa e Giuseppe Anfossi, a cui vanno i nostri ringraziamenti. E poi il Giardino Sensoriale e la Casa Amica, doni della Fondazione Uspidalet, che tanto ci supporta anche in questo presidio. E a tutela del paziente, dobbiamo insieme lavorare in rete, che è fondamentale: la presenza a Torino del dr. Petrozzino che ringrazio per tutto il lavoro realizzato sarà sicuramente un aiuto in questo senso”.
Antonio Maconi, in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, ha ricordato la seconda data importante per il Borsalino, ossia il ventennale dello stanziamento di trenta miliardi di lire (divisi tra Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Regione Piemonte) per dare avvio alla società che ha poi permesso la realizzazione della struttura: “Siamo di fronte ad un esempio virtuoso di come una società mista tra pubblico e privato abbia lavorato bene. Questo è potuto accadere grazie agli uomini che hanno fatto la differenza: i direttori, tutti i professionisti, ma anche il volontariato, vero motore della mission del Borsalino oggi. L’auspicio della Fondazione è che l’esempio del Borsalino possa diventare un modello per futuri progetti da raccontare tra vent’anni!”
Al termine degli interventi istituzionali, le inaugurazioni della Serra Orticolturale, dono di Anna Canepa e Giuseppe Anfossi, che hanno voluto dedicare al Centro una zona completamente destinata alla terapia orticolturale, che permette di trarre positivi benefici dall’interazione con le piante e con la natura. Una serra di dimensioni agevoli anche per le persone con disabilità, con tavoli di lavoro di facile fruizione, sedie belle da vedere, ma solide e funzionali. Emozionante l’intitolazione dell’area sportiva polifunzionale in memoria di Luisa Bruni, specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione, che i colleghi hanno voluto ricordare per la sua attività professionale, la dedizione, il senso del dovere e l’umanità verso i pazienti.
Nell’area poi è seguita una dimostrazione sportiva di tennis e basket.
E lo sport è stato protagonista sulla pista di atletica, per tutto il pomeriggio, in una staffetta che ha coinvolto i bambini dell’Atletica Alessandria insieme agli ospiti della struttura con alcuni ex pazienti che continuano a frequentare il Centro anche dopo il termine delle cure, in quanto riferimento del loro percorso riabilitativo. Lo sport, infatti, permette di relazionarsi con gli altri e soprattutto con il proprio corpo diventando così per il paziente in riabilitazione una sorta di percorso educativo che gli permette di affrontare, e con il tempo superare, le limitazioni fisiche e mentali causate dalla momentanea disabilità.
Molte sono le Associazioni culturali e sportive che hanno animato il pomeriggio di “Sport Insieme”, oltre ad Atletica Alessandria, anche Gymnasium Karate, Don Bosco Alessandria, Virtus Alessandria e Peter Larsen Studio, Gruppo Sportivo Sai Frecce Bianche, con il patrocinio del CIP e del CONI.
Tutto il pomeriggio ha visto visite guidate all’interno del Centro Riabilitativo Borsalino, un’occasione per toccare con mano i tanti servizi innovativi offerti ai degenti come il Laboratorio Sensoriale, l’Officina del Suono e il Giardino Sensoriale, Casa Amica, queste ultime realizzate grazie al prezioso e indispensabile sostegno della Fondazione Uspidalet.