I sindacati scrivono al Prefetto: “Salvaguardia occupazionale per i lavoratori del settore autostrade”

Lavoratori autostrade: sciopero e manifestazione a Tortona CorriereAlLe rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil, e le rsu interne del Gruppo Gavio prendono carta e penna, e si rivolgono nuovamente al Governo, via Prefetto, per chiedere piena salvaguardia occupazionale per i tanti lavoratori del comparto autostrade che, nella nostra provincia, temono che il proprio posto di lavoro sia a rischio, a causa della nuova normativa, di prossima applicazione.

Ecco il testo completo dei sindacati, che sintetizza la situazione:
Il Decreto Legge 56/2017, correttivo del Codice degli Appalti, ha confermato che, i soggetti titolari di concessioni di lavori e servizi pubblici non affidate tramite gara pubblica, sono obbligati, dall’Aprile del 2018, ad affidare l’80 % dei lavori, servizi e forniture mediante procedura ad evidenza pubblica.

Cio’ significa che i circa 3000 dipendenti, di cui 1000 in Piemonte e circa 800 nella sola provincia di Alessandria, delle aziende che fino ad oggi hanno operato in quegli ambiti rischiano di essere licenziati in tempi brevissimi.

Il settore della manutenzione e progettazione delle reti autostradali rappresenta il comparto più industrializzato del settore delle costruzioni, caratterizzato cioè da lavoro qualificato, stabile e da altissimi livelli di professionalità ed innovazione tecnologica che operano al servizio della sicurezza di automobilisti e cittadini in un Paese nel quale gli incidenti legati al traffico e alla qualità delle infrastrutture sono all’ordine del giorno.

Siamo impegnati da ormai due anni in una vertenza a sostegno autostrade-1dell’occupazione che ha visto i lavoratori scioperare e manifestare a varie riprese. Stiamo difendendo i posti di lavoro e la qualità dei servizi offerti, non le società concessionarie.

Nell’ultimo incontro tenuto in sede Ministeriale, il MISE ed il MIT si sono dichiarati disponibili a proporre nella legge finanziaria un emendamento per ottenere lo stralcio dei lavori di manutenzione dal limite degli affidamenti diretti. Questo tipo di intervento sulla norma garantirebbe non solo i livelli occupazionali ma soprattutto la sicurezza e la qualità dei servizi.

Per evitare migliaia di licenziamenti chiediamo al Governo e al Parlamento di intervenire modificando la norma così come auspicato nell’ultimo incontro al MISE prima dell’ apertura delle procedure di licenziamento collettivo. Chiediamo di escludere le opere di manutenzione e di progettazione dal computo della ripartizione 80-20 prevista dall’ art. 177 d.lgs n. 50/2017, garantendo così la continuità operativa delle imprese ed i nostri posti di lavoro.

Con osservanza

 

FENEAL UIL, FILCA CISL, FILLEA CGIL Alessandria

RSU, RSA (Gruppo GAVIO)