Prima seduta ufficiale dell’Osservatorio Ambientale per il Terzo Valico insediato ad Alessandria.
Obiettivo: stare nei luoghi del cantiere per prestare ascolto all’intelligenza del territorio. Nuove funzioni e nuovi membri: maggiore prescrittività, velocità nella predisposizione degli atti e tempestività nella comunicazione rispetto al passato. Prioritario il monitoraggio della dispersione delle fibre di amianto nell’aria.
Presenti sul territorio per migliorare il monitoraggio, prendere decisioni tempestive e reagire rapidamente alle criticità.
Questi i pilastri dell’Osservatorio Ambientale per il Terzo Valico al suo debutto con una nuova composizione e nella nuova sede di Alessandria, dopo lo spostamento da Roma richiesto dai sindaci dei territori, dalle istituzioni regionali e dal Commissario di governo per il Terzo Valico Iolanda Romano e ottenuto grazie al sostegno del Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio.
Mercoledì la prima riunione operativa dopo l’insediamento ufficiale ad Alessandria, formalizzata il 1° settembre, ha subito fatto entrare nel vivo dei lavori tutta la squadra dell’Osservatorio, ampliata rispetto al passato con due membri dell’Arpa e uno dell’Istituto Superiore di Sanità come membri effettivi con diritto di voto, primo caso nel panorama nazionale.
Dopo i saluti del Prefetto Romilda Tafuri, che ospita la nuova sede, al tavolo di discussione erano presenti il Presidente dell’Osservatorio Claudio Coffano, il Commissario di governo per il Terzo Valico Iolanda Romano, Carlo Di Gianfrancesco, rappresentante del Ministero dell’Ambiente, Andrea Carpi, Direzione ambiente della Regione Piemonte e responsabile Gruppo di lavoro amianto, Luca Iacopi, rappresentante della Direzione ambiente della Regione Liguria, Maria Teresa Zannetti della Città metropolitana di Genova, Federica Torazza rappresentante della Direzione ambiente della Provincia di Alessandria, Eleonora Beccaloni, Dipartimento ambiente e salute dell’Istituto Superiore di Sanità, Riccardo Sartori, direttore del Dipartimento dell’Arpal Liguria, Alberto Maffiotti, Direttore del Dipartimento territoriale Arpa Sud Est di Alessandria e Asti, Marco Marchese, rappresentante di RFI Rete Ferroviaria Italiana. Presenti all’incontro anche alcuni sindaci del territorio e l’amministratore straordinario di Cociv Marco Rettighieri.
“Lo spostamento da Roma ad Alessandria” evidenzia il Commissario di governo Iolanda Romano, “di un ente così importante per la tutela del territorio e della salute dei cittadini è un segnale molto forte di attenzione al territorio. Inoltre è una grande opportunità per sviluppare realmente un processo partecipato e condiviso con gli enti locali e i cittadini. Ringrazio il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio e in particolare il capo di gabinetto Mauro Bonaretti, per il sostegno nel condurre in porto questa importante innovazione. Ora che sono state create le condizioni la squadra è pronta, con consapevolezza, a portare avanti un lavoro tanto delicato quanto importante per i cittadini e per l’opera”.
“Per la prima volta Arpa Piemonte” sottolinea il direttore dell’Arpa Piemonte Angelo Robotto “è presente nell’Osservatorio del Terzo Valico. Un passo importante, fondamentale, per garantire all’opera un sempre maggior controllo e sicurezza per il territorio e i cittadini. L’Agenzia continuerà a lavorare su tutti i fronti, come fatto finora, per garantire la salvaguardia dell’ambiente. La presenza attiva all’interno dell’Osservatorio di Arpa Piemonte servirà a migliorare ancora di più la collaborazione con tutti gli enti coinvolti, per assicurare e rafforzare l’impegno che quotidianamente viene messo affinché la realizzazione di questa opera sia scrupolosa e condotta ne rispetto di tutte le prescrizioni ambientali”.
Cuore dei lavori odierni del nuovo Osservatorio è stata la condivisione dei risultati delle analisi realizzate nel mese di agosto, quando le centraline di rilevamento della qualità dell’aria del sito di deposito Cascina Clara e Buona, nel comune di Alessandria, hanno evidenziato valori di concentrazione di fibre di amianto superiori ad 1 fibra/litro, il parametro individuato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e adottato come riferimento nel Protocollo di gestione amianto dell’Osservatorio Ambientale.
“Grazie all’elevata attenzione dell’Osservatorio Ambientale sul tema amianto” sottolinea il presidente dell’Osservatorio Ambientale Claudio Coffano “si sono tempestivamente avviate sia le attività di indagine e approfondimento per l’individuazione puntuale delle cause, sia le misure cautelative. In particolare l’Osservatorio ha chiesto di eseguire ulteriori analisi e i sopralluoghi necessari per verificare che le lavorazioni fossero effettivamente state sospese per le ferie e che fossero state applicate le misure prescritte dalla Regione Piemonte in vista della sospensione estiva dei lavori, compreso lo svuotamento dei depositi temporanei”.
L’Osservatorio Ambientale per il Terzo Valico, costituito il 14 settembre 2012 e attivo per tutta la realizzazione dell’opera, ha come impegno principale la costante osservazione, sotto il profilo ambientale, delle attività di cantiere e della prima fase di esercizio dell’opera, nonché l’indicazione di iniziative di mitigazione degli impatti ambientali. L’Osservatorio deve inoltre fornire un costante flusso di informazioni verso il pubblico, formulando valutazioni basate su dati reali e validati. Dietro impulso dei sindaci dei territori, delle istituzioni regionali e del Commissario di governo per il Terzo Valico Iolanda Romano, l’Osservatorio è stato recentemente spostato da Roma ad Alessandria e ha ampliato la sua composizione includendo l’Arpa e l’Istituto Superiore di Sanità.
Gli Osservatori Ambientali esistenti in Italia riguardano le seguenti opere: TVG Torino-Milano, Milano-Bologna, Bologna –Firenze, Roma-Napoli, Nodo di Bologna, Nodo di Firenze, Padova-Mestre.
ANALISI DEI RILEVAMENTI DEI LIVELLI DI FIBRE DI AMIANTO IN ARIA A CLARA E BUONA
Nel mese di agosto le centraline di rilevamento della qualità dell’aria poste a ridosso della recinzione del sito di deposito Cascina Clara e Buona nel comune di Alessandria hanno rilevato valori di concentrazione di fibre di amianto comprese tra 1 e 2 fibre/litro, valore estremamente cautelativo in linea con quanto indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità e adottato come riferimento nel Protocollo di gestione amianto dell’Osservatorio Ambientale. In particolare le centraline di rilevamento interne al cantiere (il cosiddetto ‘punto sorgente’) hanno registrato valori nella norma, ovvero inferiori ad 1 fibra/litro, mentre i valori anomali sono stati rilevati dalle centraline posizionate appena fuori dalla recinzione del cantiere (il cosiddetto ‘punto di prima cintura’). In base a quanto previsto dal Protocollo di gestione amianto sono state attivate anche le centraline di ‘seconda cintura’, posizionate nei punti sensibili più lontani dal sito di deposito: anche in questo caso i valori sono risultati entro i limiti di riferimento.
I lavori erano sospesi per le ferie estive ed è stato verificato che fossero state adottate le misure richieste dalla Regione Piemonte in vista della sospensione delle attività, incluso lo svuotamento dei depositi temporanei. Come previsto dal Protocollo di gestione amianto, sono state immediatamente intensificate le attività di campionamento dell’aria (realizzato ogni giorno per 8 ore) e mantenuto ad massimo livello di attenzione per tutto il periodo, anche nei giorni in cui i valori rilevato erano entro i limiti. Inoltre sono state svolte ulteriori bagnature del materiale per prevenire la dispersione di fibre.
Per tutto il mese la Provincia di Alessandria, la Regione Piemonte, Arpa e Cociv hanno monitorato l’andamento delle rilevazioni in modo da attivare immediatamente misure di tutela in caso di anomalie. Arpa ha realizzato diversi campionamenti che non hanno evidenziato risultati anomali. Cociv ha consegnato i filtri che hanno rilevato i superamenti al laboratorio convenzionato dell’Università di Genova e ad Arpa Piemonte che li sta attualmente ri-analizzando.
L’Osservatorio, a valle delle analisi aggiuntive realizzate autonomamente da Arpa e di quelle svolte dal laboratorio convenzionato dell’Università di Genova sui filtri di Cociv, ha concordato sul fatto che i dati rilevati dalla centraline sono considerati un falso positivo: le fibre presenti non erano fibre di amianto cancerogeno ma fibre analoghe non pericolose se inalate perché non amiantifere (antigorite considerato dalla lettura automatica come crisotilo).
Dopo la pausa estiva, una volta rientrati tutti i valori nella norma e quindi ritornati allo stato di normalità della qualità dell’aria, i lavori sono ripresi regolarmente ma mantenendo continuativamente elevato il livello di attenzione e adottando tutte le misure cautelative e preventive previste dal Protocollo Amianto.