E’ decisamente troppo presto per tentare bilanci. Il sindaco Cuttica si è insediato a Palazzo Rosso da poco più di mesi, la giunta anche meno. E parliamo del periodo a cavallo della pausa estiva. Semmai vale la pena, data la ripartenza settembrina, tentare qualche previsione, e cercare di capire in quale direzione la maggioranza di centro destra intenda muoversi nei prossimi anni.
Primo tema, la rumenta. L’estate, lo sappiamo, è stata caratterizzata dall’emergenza rifiuti, legata all’attività (e alle difficoltà, conseguenza dell’inchiesta giudiziaria in corso a Brescia) di Aral. Nessuna conseguenza per fortuna, come chiarito dall’assessore all’Ambiente Borasio, sul fronte della raccolta rifiuti, e quindi nessun impatto diretto sui cittadini. Ma Aral è un’azienda, ha un conto economico, e da questi mesi di empasse potrebbe uscire malconcia. Ci sembra ieri, peraltro, che la maggioranza precedente magnificava la gestione della stessa Aral, mostrando con trionfanti numeri alla mano come l’azienda fosse stata completamente risanata, e portata in utile. Vedremo al riguardo cosa ne pensano i giudici, ma ci vorranno anni. Nel frattempo pare che l’emergenza sia stata ‘tamponata’, ma il percorso è arduo, complicato, e certamente lo smaltimento dei rifiuti (come la tutela ambientale in generale, pensiamo alle cave del Terzo Valico) sarà una cartina di tornasole fra le più importanti.
Secondo tema, sicurezza. Basta con le sciocchezze sulla ‘errata percezione’ per favore: ne abbiamo abbastanza. E non ne facciamo certamente una questione di italiani o stranieri: i delinquenti sono delinquenti, e vanno fermati con determinazione. Che poi sia da irresponsabili e sciacalli accogliere per anni orde di poveri disperati senza avere la minima idea delle conseguenze nel medio periodo ne siamo convinti da anni. Ma è tema ampio, ne riparleremo.
Terzo tema, lo sviluppo economico. Alessandria ha bisogno di impulso, vitalità, progetti. Questi sono i giorni del Capodanno alessandrino, appena concluso, e di Aperto per Cultura, alle porte. Ottime cose, che però non possono rimanere dei flash, delle vampate estemporanee. Fare sistema, creare un circuito virtuoso pubblico/privato è facile a dirsi, ma naturalmemte più complicato da realizzare. Eppure il futuro di Alessandria passa di qui, e non solo dalla rumenta e dalla sicurezza. Altrimenti vivremmo in un grande ospizio, con strade pulite e con poca delinquenza in giro (che sarebbe già un passo in avanti, certo), ma senza nessuna vera spinta in avanti.
I progetti realizzabili sono tantissimi, da Marengo (leggasi Bando Periferie: e da quelle parti c’è pure quell’oscenità chiamata ex zuccherificio) alla Cittadella non mancano certo le aree da riqualificare. Ma è ‘dentro le mura’ che si possono realizzare gli interventi più emblematici, e tutto sommato anche meno onerosi: pensiamo a come potrebbe cambiare volto, ad esempio, tutta la zona di piazza Garibaldi/Giardini della Stazione, se davvero si riuscisse a realizzare un progetto di parking sotterraneo a costo zero per la mano pubblica, che consentisse di utilizzare in modo più intelligente tutti gli spazi oggi destinati a semplice parcheggio. Oppure l’Università: vogliamo farla decollare davvero, oppure no? L’altro giorno il sindaco Cuttica ha lanciato un’idea suggestiva: gli spazi dei Giardini Pittaluga, oggi in totale abbandono nel cuore della città, possono diventare davvero area accogliente, con residente universitarie più bar?
Di esempi potremmo farne molti altri, e ci sarà modo e tempo. Ora tocca all’attuale giunta lanciare agli alessandrini messaggi autunnali forti e chiari, sul fronte della coesione interna, delle scelte organizzative e strategiche. Restiamo in attenta osservazione.