Sarà Asti la soluzione per uscire dall’emergenza, e consentire ad Aral di riprendere a svolgere in maniera regolare la propria attività.
L’assessore all’Ambiente del comune di Alessandria, Paolo Borasio, incrocia le dita ma conferma: “Nel giro di poche ore speriamo di formalizzare l’accordo con Gaia (la società di gestione ambientale integrata dell’astigiano, ndr), e la Provincia di Alessandria ci ha garantito un conseguente rapidissimo via libera per l’utilizzo dei due capannoni in questione, non appena svuotati: il che è fondamentale per riprendere l’attività di Aral, e scongiurare conseguenze peggiori, dal punto di vista aziendale”.
Sembrerebbe dunque in dirittura d’arrivo la soluzione per uscire dall’emergenza in cui l’azienda per lo smaltimento dei rifiuti controllata al 93% dal comune di Alessandria è precipitata negli ultimi 40 giorni.
Nel corso della riunione di lunedì mattina in Prefettura, alla presenza di tutti i soggetti istituzionali e operativi coinvolti nella vicenda, l’ipotesi Asti è stata presentata come molto concreta, ed imminente. Ma attenzione: solo per lo smaltimento delle circa 3.500 tonnellate di materiali (Fos, frazione organica stabilizzata) ‘regolari’, attualmente custoditi nei capannoni 18 e 19 dell’impianto Aral di Castelceriolo.
“Ma è il primo passo fondamentale – precisa l’assessore alessandrino – perchè l’azienda possa essere autorizzata dalla Provincia a riprendere l’attività, e in particolare a ricevere rifiuti da Genova. A quel punto, e in un secondo tempo, potremo anche procedere con lo smaltimento di altri due capannoni di rifiuti, non autorizzati, per i quali sono in corso trattative di Aral con impianti toscani”.
Quella sarà, insomma, la fase 2 dell’emergenza, per tornare ad operare a pieno regime, e in piena trasparenza, mentre naturalmente in parallelo a Brescia proseguirà l’iter giudiziario, si vedrà con quali sviluppi.
Peraltro l’assessore Borasio ha già ribadito più volte che “non esiste emergenza rifiuti per i cittadini”, e che “solo sbloccando la situazione potremo fare in modo che Aral riprenda la sua attività e il suo percorso: alle potenzialità dell’azienda noi crediamo assolutamente”.
Anche se all’orizzonte, a settembre, c’è la discussione ed eventuale approvazione, in Regione, della nuova legge sui rifiuti, che potrebbe ulteriormente cambiare lo scenario ‘strategico’ del comparto.