I danni da fauna selvatica nelle produzioni agricole continuano inarrestabili. Anche questa estate sono arrivate presso gli uffici di Confagricoltura Alessandria diverse segnalazioni da parte degli associati di danni soprattutto sulle orticole, mais, frutta e sui vigneti.
Proprio nelle vigne a causa della persistente siccità unita alla maturazione precoce delle uve si sono riscontrati numerosi casi di danni provocati da cinghiali e caprioli.
Gli animali assetati, non trovando facilmente fonti di abbeveramento, si cibano dell’uva ormai in questo periodo in buona parte matura. “Buona parte del mio raccolto di Dolcetto di quest’anno, e parlo di quattrocento quintali di uva, è andato perso. Forse non vendemmio neanche questa varietà, vista la situazione. Ho tre etichette di Ovada DOCG e non so se riesco ad uscire almeno con una. Rispetto agli ultimi due anni ho avuto un incremento del danno del 60%” ci segnala l’associato di Bosio, Roberto Ghio.
Come prevede la procedura, è possibile tramite l’Ambito Territoriale Caccia di competenza inoltrare domanda per richiedere il piano di controllo sulla specie cinghiale nella zona interessata dal danno. L’ATC insieme alla Provincia provvede di conseguenza, in base alla segnalazione ricevuta dall’agricoltore, a organizzare una battuta di contenimento. Inoltre, l’ATC di competenza provvede anche al rilascio di pastori elettrici e di reti di contenimento degli ungulati.
“Sono fondamentali le azioni preventive per evitare i danni che permettono ai nostri agricoltori di lavorare con serenità e con la certezza di poter ottenere un raccolto sano” commenta il direttore di Confagricoltura Alessandria, Valter Parodi. Confagricoltura Alessandria è presente nei Consigli degli ATC provinciali e partecipa per la risoluzione delle problematiche inerenti il settore e per farsi portavoce delle grandi difficoltà che le aziende agricole stanno giornalmente affrontando.
L’Associazione agricola ha anche intrapreso negli anni passati parecchie azioni per sensibilizzare gli ATC, la Provincia e la Regione per contenere cinghiali e caprioli quali raccolte firme, sit-in di protesta e incontri con i Sindaci dei 192 Comuni interessati.
“A differenza degli altri Stati europei, la fauna selvatica in Italia è considerata proprietà indisponibile dello Stato e di conseguenza lo stesso si deve fare carico dei danni. Confagricoltura ha presentato, tramite la Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Comunità europea una documentazione in merito al risarcimento dei danni da fauna selvatica. In sostanza, il contenuto di questa istanza evidenzia in modo estremamente chiaro chi è titolare del diritto di proprietà del bene ‘fauna selvatica’ e le modalità per la formazione dei fondi regionali finalizzati al ristoro dei danni subiti dai proprietari o conduttori dei fondi, ma anche che il conseguente intervento finanziario è effettuato a titolo di risarcimento o indennizzo da chi (Amministrazione pubblica) giuridicamente ha la responsabilità civile sulla fauna selvatica e di conseguenza l’onere di provvedere al risarcimento dei danni da essa arrecati. Ne consegue, quindi, che il risarcimento dei danni causati sull’intero territorio italiano da fauna selvatica non può trovare applicazione nella normativa europea disciplinante gli aiuti di stato provocando ingiustificate penalizzazioni a carico degli agricoltori italiani e ingiustificati vantaggi all’amministratore che non ha esercitato il proprio dovere di gestione e controllo” commenta il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli.