“Ma quale aumento, è una bufala che gira da giorni: le nostre indennità sono le stesse della giunta precedente, nel periodo post dissesto: e francamente, con tutti gli impegni e le emergenze che si profilano all’orizzonte, non mi pare che si possa parlare di retribuzioni faraoniche”.
Il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, forse avrebbe preferito soprassedere, ma da giorni ad Alessandria, in una settimana ancora pienamente festiva e un po’ oziosa, la notizia ha cominciato a circolare con insistenza, dopo la pubblicazione di un articolo/tabella sul Piccolo.
“I dati forniti in quell’articolo, con tanto di tabella illustrativa – precisa il sindaco in una nota – non sono scorretti, ma la “novità” di ciò che è stato pubblicato non ritengo che abbia particolare enfasi di “grande notizia”, né di curiosità o di scoop giornalistico.
Infatti, la definizione dell’ammontare delle singole indennità per Sindaco, Vicesindaco e Assessori Comunali è stabilita in coerenza a quanto disposto da apposito Decreto Ministeriale e gli importi e i criteri di ripartizione sono in realtà già stati definiti e “fruiti” dalla precedente Giunta guidata da Maria Rita Rossa che, in data 23 gennaio 2017, verificati gli equilibri di Bilancio, provvedeva speditamente a determinare per ciascun proprio componente l’aumento delle indennità di funzione, riportandole alla situazione di normalità”.
Tanto per sintetizzare: il sindaco di Alessandria percepisce un’indennità lorda mensile di circa 5 mila euro, il vice sindaco di circa 3.800, gli assessori e il presidente del consiglio comunale di circa 3.000. Solo 1.500 per i lavoratori dipendenti che ad oggi non hanno scelto l’aspettativa (ossia gli assessori Barosini, Straneo e Fteita Firial)
E, come ricorda Cuttica, “il totale delle indennità annue percepite complessivamente dal Sindaco e dai nove Assessori è paragonabile allo stipendio di due soli Dirigenti apicali pubblici”.
La notizia vera però è altrove: Cuttica è sindaco di Alessandria dal 26 giugno, gli assessori dal 10 di luglio, e nessuno di loro ad oggi ha ancora ricevuto un solo euro di indennizzo. Per un ente locale i cui dipendenti (e dirigenti) sono abbonati al mitico ‘ventisette’ del mese, una curiosa anomalia.
Il sindaco minimizza, ma conferma il fatto: “Purtroppo è vero: e per il sottoscritto che ha scelto l’aspettativa dall’insegnamento significa zero introiti da due mesi”. Motivazioni tecniche, o il dispetto di qualche dirigente? In ogni caso, una situazione curiosa, e da sbloccare.
Ma, già che c’è, Gianfranco Cuttica di Revigliasco prova a far emergere alcuni atti sostanziali compiuti dalla sua amministrazione nei mesi estivi: “Penso, ad esempio, alla recente Deliberazione approvata dal Consiglio Comunale (la n. 78 del 27 luglio scorso) in cui si indicano gli “Indirizzi per le nomine e le designazioni dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende e Istituzioni. In quell’atto, oltre alle cause di incompatibilità e inconferibilità stabilite dalla normativa vigente, sono state inserite ulteriori specificazioni importanti.
Si tratta di quelle per le quali «non può essere nominato o designato rappresentante del Comune presso Enti, Aziende ancorché consortili, Fondazioni, Istituzioni e Società partecipate:
[…]
b) chi rientra nelle cause di ineleggibilità previste dall’art. 2382 del Codice Civile;
g) chi si trovi nella condizione di coniuge, parente o affine sino al terzo grado civile con il Sindaco, gli Assessori e i Consiglieri Comunali.
Queste ulteriori limitazioni introdotte nella Deliberazione del Consiglio Comunale dello scorso 27 luglio ritengo siano “notizie significative” che mettano bene in luce l’attenzione dell’Ente sul tema della trasparenza: un’attenzione che dà senso ad un’amministrazione che interpretiamo come efficiente, corretta, trasparente e “normale” nella misura in cui la normalità di una valorizzazione vera della città ritorni ad essere il motivo ispiratore di chi governa Alessandria”.