A riguardo della vicenda di questi giorni, del neo assessore alla Sicurezza del Comune di Alessandria impegnato in “missione di vigilanza e non solo” sul territorio va ricordato che esiste una differenza fondamentale tra essere un pubblico ufficiale e avere le funzioni di polizia (che includono la possibilità di fermare un cittadino, chiedere i documenti, fare le verifiche di etc. etc.).
Siamo al caso degli “assessori sceriffi” (e ci sono stati anche sindaci sceriffi) che non si limitano a trascrivere i dati, vigilare e ovviamente definire le linee guida e le priorità, ma spesso consigliano i soggetti da fermare o addirittura intervengono direttamente senza averne i poteri e le competenze.
Ed è qui che si effettua la commistione tra politica e amministrazione. La “res publica”, ma soprattutto la sua gestione, non è del politico in carica ma del popolo e spetta al funzionario pubblico e al politico amministrarla correttamente.
Concordo pertanto con le riserve riportatate da molti, nonostante, come peraltro viene bene fuori dall’articolo, si sconfini nel “macchiettistico”, chiedendo che gli interventi esterni degli amministratori siano fatti con meno enfasi, senza fini propagandistici e soprattutto che un tema importante come la Sicurezza venga affrontato con la massima serietà , rispetto dei ruoli ed efficienza.
Daniele Coloris
segretario PD Alessandria