La Regione Piemonte non sa ancora se gli utili derivanti dalla vendita di Terme di Acqui Spa saranno reinvestiti nel turismo termale e nello sviluppo del territorio.
L’amministrazione, a detta dell’assessore Reschigna che ha risposto all’interrogazione, si impegnerà a verificare che Finpiemonte Partecipazione (ex proprietario delle azioni Terme spa) ottemperi a quanto richiesto dall’aula, salvo che le perdite di altre partecipazioni non azzerino gli utili della vendita.
Questo dato sarà disponibile solo ad approvazione del prossimo bilancio, cioè a 2018 inoltrato. Eppure sono passati due anni dall’approvazione dell’ordine del giorno che impegnava la giunta a verificare l’utilizzo dei proventi della vendita.
Insomma il rischio che si sta palesando è che i soldi ottenuti dalla vendita delle Terme vengano usati per tappare i buchi creati da altre società partecipate.
Sarebbe l’ennesima beffa dopo il disarmante bando di vendita, che non fissava nessun paletto in merito alla presentazione di un serio piano industriale.
A questo punto, purtroppo, non vediamo nessun chiaro segnale di impegno della Regione a supportare il rilancio del settore turistico-termale acquese. Il territorio e i cittadini di Acqui Terme, non possono continuare ad aspettare.
Chiamparino, per ora, ha fatto solo “cassa” sulla pelle degli acquesi, quando si deciderà a dare una mano alla nostra comunità?
Paolo Mighetti
Consigliere Regionale M5S Piemonte