Michela Mandrino è la nuova Presidente Confesercenti per la zona di Alessandria.
Mercoledì 19 luglio si è svolta in Confesercenti la riunione del gruppo di lavoro della città di Alessandria per eleggere la nuova Presidente di zona. Con questo ultimo passaggio si conclude la fase di rinnovamento congressuale iniziata con l’elezione di Manuela Ulandi Presidente provinciale a fine aprile, continuata con Giancarlo Banchieri Presidente regionale, Patrizia De Luise Presidente nazionale, unica donna a capo di un’associazione di categoria a metà giugno e ora tocca a Michela Mandrino Presidente di Alessandria.
”La decisione di assegnare l’incarico a Michela Mandrino è maturata in seguito al suo impegno profuso all’interno dell’associazione e a favore della categoria”.
Manuela Ulandi ha rassegnato le dimissioni dall’incarico cittadino a seguito dell’elezione a Presidente provinciale, passando il testimone a Michela sulla città di Alessandria.
Michela Mandrino, nata ad Alessandria 42 anni fa, ha conseguito il diploma in ragioneria e ha studiato Farmacia all’Università di Pavia, ha lavorato nel campo assicurativo nell’area manager con supervisione agenzia. Ora svolge attività imprenditoriale nel settore della ristorazione.
E’ titolare del Bar Borgo Città Nuova nell’omonima piazza e del Catering Cenerentola con cui organizza eventi, matrimoni e cerimonie in tutta Italia.
Al momento dell’elezione Michela Mandrino ha dichiarato: “Ringrazio Confesercenti che mi onora e mi dà fiducia con la nomina da Presidente della zona di Alessandria. Mi impegnerò con entusiasmo e passione perché voglio vivere in una città che sia vivace ed effervescente e lo può essere solo se il commercio è in salute. La Confesercenti deve continuare ad essere lo strumento moderno, adeguato e aggiornato per aiutare i commercianti a stare al passo con i tempi, intercettare le nuove tecnologie, come nuova e diversa possibilità per fare impresa; sforzarsi a non essere individualisti, per fare squadra, battersi perché le città non siano un agglomerato di grande distribuzione, ma che la gente possa e debba viverle con le strutture idonee per la socializzazione. Altro argomento su cui mi impegnerò senza risparmiare energie sono le chiusure domenicali, perché è una rivendicazione non solo di diritti e di equità dei lavoratori autonomi, ma anche un modello culturale e sociale che dobbiamo pretendere, contro l’egemonia della grande distribuzione.”