Forza Italia pensa ancora che il turismo, il paesaggio e l’enogastronomia non siano il futuro del Piemonte. Meglio affidarsi al caro vecchio mattone, al cemento e all’asfalto per far girare l’economia.
Ne abbiamo avuto conferma anche mercoledì scorso in Commissione urbanistica dove FI si è schierata apertamente contro la tutela del paesaggio e del territorio dal cemento e dalle brutture. L’ha fatto ponendo una serie di interrogativi formali sull’approvazione del Piano Paesaggistico Regionale (PPR), caduti i quali si è svelata la natura più autentica delle obiezioni.
Per convincere delle proprie ragioni puntano come sempre alla non urgenza del provvedimento ed ai problemi di adeguamento dei Piani Regolatori da parte dei comuni. Noi pensiamo invece che oltre ad essere un’opportunità sia soprattutto urgente. La maggior parte dei contenuti di salvaguardia del paesaggio piemontese deve essere applicata il prima possibile.
Sicuramente il PPR poteva contenere provvedimenti più incisivi per la salvaguardia del suolo agricolo e l’ottimizzazione delle aree degradate e sottoutilizzate. Il passaggio dei contenuti nei nuovi piani comunali non sarà immediato, ma ragionare in termini di Piani Regolatori Intercomunali potrebbe essere la risposta adeguata per ottenere da un lato la riduzione dei costi di adeguamento e, dall’altro, un ambito di lavoro più ampio e adatto alla logica della tutela paesaggistica su area vasta.
Per questo motivo ci batteremo in Consiglio regionale per andare in questa direzione e fornire ai Comuni le giuste risorse e il sostegno tecnico per adeguare i propri piani regolatori.
Paolo Mighetti
Consigliere Regionale M5S Piemonte