La Regione Piemonte ha dato il via libera all’aggiornamento finale del piano cave del Terzo Valico. E’ quanto emerso martedì, non senza imbarazzi e contrapposizioni, alla conferenza dei servizi conclusivi a cui abbiamo partecipato.
A fine luglio verrà emanata la delibera di giunta con parere positivo nonostante il netto no di molti comuni del territorio e nonostante una serie di inadempienze del COCIV, il consorzio che gestisce i lavori, i cantieri e il trasporto dei materiali.
Il Comune di Sezzadio, fra i più coinvolti, nonostante sia un’area di ricarica delle falde che alimenta più di 50.000 cittadini dell’alessandrino e nonostante i rischi di esondazione evidenziati da diversi rapporti, dovrà quindi, molto probabilmente, ricevere quintali di materiale di cava nella nuova area di deposito individuata dal consorzio. Tutto questo senza una reale garanzia di controllo.
Ma ciò che è emerso alla conferenza è poi particolarmente grave perché COCIV ha 
disatteso completamente le prescrizioni definite tramite delibera regionale del 2013, che imponevano al consorzio di effettuare il trasporto del materiale dai cantieri alle cave via ferro e marginalmente via gomma. L’uso esclusivo del trasporto su gomma, come evidenziato in conferenza, ha invece dimostrato tanto l’impotenza e la fragilità della Regione quanto la tracotanza del consorzio, che non si è fatto alcun problema a disattendere le prescrizioni, tra cui anche l’importante indicazione sull’incidentalità dei trasporti.
Il quadro che è emerso in conferenza è quindi inquietante e dimostra l’inaffidabilità del consorzio e la scarsa tenuta dell’amministrazione di fronte a innegabili inosservanze delle direttive da parte di COCIV.
Anche se la delibera approverà il piano cave noi chiediamo di attuare delle verifiche puntuali delle nuove prescrizioni e un rispetto più serrato di ogni direttiva da parte di COCIV.
Paolo Mighetti
Consigliere Regionale M5S Piemonte
