“Il tempo è solo un sistema di calcolo: numeri con un significato convenzionale”
W. Sparrow
Walter Sparrow sta per compiere gli anni. Una vita normale, un buon lavoro, una donna che lo ama ed un figlio con cui ha un ottimo rapporto, tutto pare essere armonioso ed equilibrato nella sua vita.
Per una serie di imprevisti, il giorno del suo compleanno si ritrova davanti ad una libreria in cui la sua compagna nota uno strano libro dalla trama accattivante, “il numero 23”.
Senza pensarci troppo la donna decide di comprarlo per poi donarlo a lui, che inizialmente pare poco intenzionato a darci anche solo uno sguardo.
Spinto da un misto fra noia e curiosità, Walter decide comunque di addentrarsi nella lettura del romanzo, che si rivela interessante fin da subito visto che il protagonista pare avere molte cose in comunque proprio con lui.
Pagina dopo pagina Sparrow si sente come intrappolato in un enigma dal quale non riesce a trovare una vita d’uscita, convinto che la trama del racconto nasconda qualcosa che lo riguarda, e perseguitato dalla sensazione di vedere il numero ventitre ovunque.
Paranoico e ambiguo questo film del 2007 di Joel Shumacher che ha come protagonista Jim Carrey nei panni di un individuo tormentato e ombroso.
Non fu precisamente un successo al botteghino,eppure il film si rivela originale e ben strutturato, oltre a mostare un Carrey in versione ”seria”, che nonostante tutto per questa performance recitativa si prese un razzie awards.
La pellicola mostra l’ossessione crescente di un uomo verso un numero che egli vive con profonda inquietudine, convinto che dietro ad esso si nasconda un segreto subdolo che riguarda la sua vita, diventando poco a poco vittima delle proprie paranoie.
Jim Carrey da il volto ad un personaggio complesso, mettendo da parte la sua proverbiale “faccia di plastica” per calarsi in un ruolo drammatico, che nonostante lo scarso apprezzamento della critica sembra essergli invece più congeniale di quanto ci si aspetti da un attore come lui, famoso per i suoi ruoli comici e sopra le righe.
Buona la recitazione di Virginia Madsen che qui intepreta la compagna amorevole di Sparrow, scossa e allarmata dal comportamento dell’uomo che pare peggiorare a vsta d’occhio.
Compare in poche scene ma lascia il segno la bellissima Rhona Mitra, in veste di studentessa sexy e femme fatale che avrà un ruolo chiave nella tortuosa vita del protagonista.
Una paranoica storia di numerologia e ossessione che porterà lo spettatore a chiedersi cosa realmente stia accadendo nella vita del protagonista, ormai reso schiavo delle proprie convinzioni che lo porteranno a cercare con fare superstizioso ed insistente un numero che egli sente sempre di più come parte integrante della propria vita, essendone spaventato ed affascinato allo stesso tempo.