Apprendiamo, non senza stupore, che il Comune di Alessandria, con deliberazione di Giunta n. 180 del 19.06.17, ha deciso di riconoscere al CISSACA, ad ARAL ed al Consorzio di Bacino dei rifiuti, il 70% del credito ammesso in linea capitale alla massa passiva del dissesto finanziario.
Questa proposta transattiva, in pratica, prevede che il Comune trasferisca entro 30 giorni dalla sua accettazione, le seguenti somme:
631.032,87 euro ad ARAL
2.616.654,57 euro al Consorzio Rifiuti
5.667.131,83 euro al CISSACA
Preliminarmente si fa fatica a comprendere come una simile scelta sia stata deliberata da un’amministrazione uscente, in periodo di esercizio ordinario di gestione dell’ente (periodo che va dai 45 giorni antecedenti alle elezioni fino alle stesse) e non straordinario, a meno di una settimana dal ballottaggio.
E ancora più incomprensibile appare la decisione dei Presidenti del CISSACA e di Aral di portare, il primo in assemblea soci, il secondo nel c.d.a., nella giornata di oggi, a 2 soli giorni dalle elezioni alessandrine, la decisione di accettare o meno la proposta predetta.
Se è pur vero che i due Presidenti summenzionati sono espressione della maggioranza che ancora governa il Comune di Alessandria, un’analisi della situazione in essere avrebbe dovuto portare gli stessi ad attendere i risultati del ballottaggio prima di sottoporre all’assemblea (o al c.d.a.) una simile decisione.
Infatti, anche disaminando la questione da un punto di vista sostanziale, quella che all’apparenza sembrerebbe una proposta positiva per le varie società e consorzi predetti, si rivela invece come un vero boomerang sia per gli enti interessati che per i Comuni che ne fanno parte.
Prendendo ad esempio la situazione del CISSACA, si evince come lo stesso Consorzio dovrebbe farsi carico in proprio della somma residua di Euro 2.445.595,00.
Non è di molti giorni fa una lettera inviata dal CISSACA stesso a tutti i Comuni consorziati, nella quale si lanciava un grido di allarme con riferimento alle spese sostenute dallo stesso ente per i minori stranieri non accompagnati.
La normativa prevede infatti che gli enti socio assistenziali del territorio dove i predetti minori vengono intercettati diventino automaticamente titolari della competenza tecnica e finanziaria della messa in protezione degli stessi.
Nel solo periodo 2016/17 il CISSACA ha dovuto far fronte ad una spesa di Euro 531.560,68 (già dedotta quella rimborsata dal Ministero) per la tutela dei predetti minori a fronte di un bilancio complessivo di parte corrente pari ad Euro 11.291.304,13.
Adesso dovrebbe farsi carico di ulteriori 2.445.595,00 euro, quindi oltre 3.000.000,00 di Euro complessivi, che peserebbero come macigni sul consorzio stesso.
E come si pensa di far fronte ad una situazione come quella che si creerebbe accettando tale proposta?
Anche perché i piccoli comuni che fanno parte del CISSACA dovrebbero farsi carico di decine di migliaia di Euro a testa in relazione alle quote dagli stessi detenute del Consorzio.
Devono forse pagare comuni come Borgoratto, Frugarolo, Solero, Quargnento i debiti del Comune di Alessandria?
E’ questa la strategia dell’amministrazione uscente?
Noi non ci stiamo.
Auspichiamo un voto contrario dell’assemblea del CISSACA e del c.d.a. di ARAL con la speranza di poter ridiscutere insieme, dopo le imminenti elezioni, in che modo restituire integralmente ai predetti enti tutti i soldi (anche dilazionati) di cui il Comune di Alessandria è debitore nei loro confronti.
Concludiamo sottolineando come la fretta evidenziata sia dalla Giunta Comunale alessandrina che dei vertici degli enti predetti ad approvare delibere e a far discutere in assemblea soci le relative determinazioni, rappresenti un chiaro segnale di nervosismo della amministrazione Rossa per l’esito del ballottaggio di domenica.
Capogruppo Forza Italia: Davide Buzzi Langhi
Capogruppo Lega Nord: Roberto Sarti
Capogruppo SiAmo Alessandria: Giovanni Barosini