“Non un accordo di vertice, per la spartizione del potere, ma una scelta di apparentamento basata su un concreto confronto programmatico”. Il concetto viene ripetuto da Rita Rossa e Oria Trifoglio, nel corso della conferenza stampa congiunta di lunedì mattina, almeno una decina di volte, tanto che l’impressione è che le due signore intendessero convincere almeno se stesse. Ci saranno riuscite? Qui comunque, per i cultori della materia, l’elenco delle buone intenzioni.
Il contesto, il dehor della Ristorazione Sociale, è gradevole, bucolico e rilassante. Ma gli sguardi dei partecipanti, dai cronisti locali ad alcuni ‘addetti ai lavori’, sono più perplessi che convinti.
Di entusiasmo se ne respira poco insomma: anche se la determinazione con cui il sindaco e il vicesindaco del 2012 (e forse nelle loro intenzioni anche del 2017) provano a convincere l’uditorio è encomiabile.
Alle spalle però c’è una storia di alcuni anni difficile da cancellare con un colpo di spugna. E una campagna elettorale ricca di accuse reciproche, colpi bassi e sguardi carichi di ostilità durante i pubblici dibattiti. Per non dire del web, che da domenica sera è un dilagare di battute, risate, talora sghignazzi feroci.
Del resto est modus in rebus, dicevano i latini: e passare con un ‘triplo carpiato’ dallo scontro aperto alla libertà di voto, e dulcis in fundo agli amorosi sensi dell’alleanza programmatica “per il bene di Alessandria” non può che lasciare quanto meno perplessi.
Ma stiamo alla cronaca: la sindaca Rossa arriva accompagnata dal fidato Mazzoni, Oria Trifoglio è già in attesa sotto il pergolato, per le foto di rito.
Fra i presenti: il neo consigliere Pd Enzo Demarte (“pronto a fare la mia parte: ma il ruolo di nonno è il mio preferito”), il capogruppo uscente Pd Fabio Camillo, il già assessore e neo consigliere Barrera. Dopo un po’ arrivano anche Ciro Fiorentino e Carla Nespolo.
Felice Borgoglio, che il Quarto Polo ha costruito con pazienza e passione nel corso dell’ultimo anno, è seduto in ultima fila, silenzioso. Alla domanda del cronista: “Nessuna dichiarazione ufficiale?” replica con un sorriso, e sospira “E’ andata così”.
Nel mentre Rossa e Trifoglio hanno trovato un saldo punto d’intesa: “piena accoglienza per i migranti: sono persone come noi: niente respingimenti, ma apertura totale”.
Trifoglio, stimolata a commentare l’atteggiamento di non pochi fra i suoi candidati ed elettori che in queste ore sui social stanno mostrando evidente dissenso per l’apparentamento, replica: “Li incontrerò in questi giorni, spiegando le ragioni della mia scelta, ossia il bene comune. Io mi sono messa in gioco completamente in questa campagna elettorale, subendo anche molti attacchi personali: esorto tutti i cittadini a fare altrettanto”.
E. G.
Grazie per la foto alla redazione di Radiogold.