Parma 2 – Alessandria 0
Finale Play Off Lega Pro
Dal “Franchi“ di Firenze – Ultimo metrò per la serie B: se lo contendono due squadre che arrivano da percorsi stagionali, campionati, gironi e storie calcistiche diverse ma che, in questa annata sportiva, sono legate ad un comun denominatore: la delusione per quel che è stato e la speranza per quel che sarà.
Tutto in una partita. Una partita nella quale entrambe le contendenti si portano appresso eccellenze, pregi, limiti, difetti, tossine e paure, la cifra stagionale insomma di Parma ed Alessandria.
La location, se pur affascinante, è discutibile perché questo stadio è smisurato per una finalissima play off di Serie C, smisurato anche se le squadre oggi in campo fossero il Napoli o la Fiorentina. Se poi parliamo di date e orari andiamo anche peggio visto che l’organizzazione di questi spareggi, non è riuscita neppure a garantire le stesse opportunità alle due finaliste riguardo la preparazione della partita.
A tal proposito ci ha pensato la Dea Eupalla che ha deciso di imperio di pareggiare le situazioni obbligando la prima finalista, la più avvantaggiata, a farsi carico di una quarantina di minuti di gioco strazianti in più e la successiva maratona dei rigori ad oltranza per poter essere qui stasera.
Anche sul fronte delle assenze eccellenti pari sono, o almeno il peso: il Bomber principe dei mandrogni Bocalon da una parte, l’esterno Scaglia e Corapi dall’altra. A dirla tutta nei Grigi mancherebbe pure il varicelloso Sestu ma i piemontesi sono arrivati fin qui senza praticamente poter mai utilizzare l’estroso esterno ex Siena quindi, si presuppone, siano vaccinati all’assenza di questo elemento.
D’Aversa propone il suo 4-3-3 che, se lo vedesse Zeman, lo caccerebbe dal club dei mister di ispirazione boema mentre Pillon non cambia il 4-4-2 che è stato immaginato da Braglia, suo predecessore, già alla prima partitella nel ritiro estivo.
Le formazioni. Pillon preferisce Barlocco a Manfrin come terzino sinistro e per ovviare all’assenza importante di Bocalon si affida a Fischnaller che proprio prima punta non è ma ha le caratteristiche per mettere in difficoltà la coppia di difensori centrali parmensi che, con la conferma di Lucarelli, sono tutto fuorché fulmini di guerra.
D’Aversa invece mette in campo la formazione più gettonata con Scozzarella recuperato in extremis e lascia in panca il sostituto naturale di Scaglia, cioè Nunzella, preferendogli il destrorso Iacoponi.
Partiti. Al 7’ punizione dai 30 metri a favore del Parma grazie ad una giocata di Baraye (Celijak dov’era?) e Marras falloso.
Al 10’ Gonzalez approfitta di una solenne minchiata di Lucarelli, arriva sottomisura palla al piede ma spreca con un tocco senza senso. Un minuto dopo vantaggio Parma: Calaiò beffa Gozzi sulla linea di fondo con una magia, cross a rientrare e zuccata di Scavone che fulmina un incolpevole Vannucchi.
A metà primo tempo quindi due occasioni (e un gol) a una per i Ducali con i Grigi che, in svantaggio, non riescono a stare corti in fase di non possesso facendo così fatica a ripartire e a difendere senza rischiare. Anche sulle seconde palle l’Alessandria, almeno in questa prima parte del match, patisce oltremodo.
Alla mezz’ora Lucarelli bissa la minchiata del 10’ regalando palla al Cartero sulla tre quarti ma Fisch e Nicco non concludono a dovere l’azione. Al 36’ bel contropiede parmense ma Calaiò è egoista e spreca.
Al 38’ giallo per Branca. Si chiude la prima frazione di gioco con il Parma in vantaggio. I Ducali, andati in vantaggio, hanno controllato con personalità e autorevolezza la manovra asfittica , fin qui, dei Grigi.
Al momento quindi si ripropone la stessa situazione della semifinale Parma- Pordenone, vedremo se l’Alessandria, nella ripresa, riuscirà a trasformarsi da Orso a Ramarro, macinando gioco e mettendo alle corde gli emiliani, prima pareggiando e poi meritando una vittoria che, martedi sera, non è arrivata.
Secondo tempo.
Dopo un bel colpo di testa di Gonzalez non sfruttato dai compagni (50’) Celjiak, due minuti dopo, si fa soffiare la palla ingenuamente dal suo dirimpettaio il quale, fortunatamente, conclude sbilenco. All’ora di gioco Nicco sostituito da Iocolano e Giorgino al posto dell’infortunato Scozzarella.
Al 67’ raddoppio del Parma: Nocciolini riesce a trovare la porta sotto misura dopo un batti e ribatti in area grigia con una serie di rimpalli tutti a favore dei bianco crociati.
Al 70’ Sosa colpisce di testa da due passi su cross di Celijak ma la palla finisce sopra la traversa. Al 72’ entra Evacuo al posto di uno sciagurato Celijak e Pillon passa al 3-4-3. Risposta di D’Aversa, che fa uscire Nocciolini e passa alla difesa a tre.
Non succede praticamente niente fino alla fine, se non il rosso per Gozzi rimediato a centrocampo.
Ha vinto la partita dunque la squadra che più ha meritato e ha perso quella che ha lavorato di più ma offrendo una qualità complessiva inferiore.